Le lobby del gender: la promozione dell'isteria, i lefebvriani e l'editoria


Nel corso della nostra quarta tappa alla scoperta delle rivelazioni contenute nell'inchiesta realizzata da Yàdad De Guerre, approfondiremo i legami tra l'associazione ProVita, gruppi religiosi e forze politiche un po' diverse da quelle che ci si potrebbe aspettare da chi cerca consensi nel mondo cattolico.

Nel 2014, sotto la presidenza di Vincenzo Paglia, il Pontificio Consiglio per la Famiglia inviò un'altra lettera di sostegno alle iniziative dell’ex tesoriere del MSI, Coda Nunziante, in qualità di membro del Comitato Marcia Nazionale per la Vita. Anche in quell’anno l’estrema destra accompagnò la marcia antiabortista formata da gruppi cattolici, personalità politiche e congregazioni (come sottolineò fieramente Notizie Provita nel parlare di «canti sacri come Christus vincit (cantato dalla Fraternità sacerdotale San Pio X di Albano) o vandeani (gruppo di Forza Nuova)»).
Infatti, a essere vicini a quegli ambienti non c'è solo Famiglia Domani di Coda Nunziante o la Fondazione Lepanto di de Mattei, ma anche lo stesso giornale prolife di Brandi e i due organismi da lui presieduti (la Laogai Research Foundation Italia e la onlus ProVita) in fraterna comunione con la Fraternità sacerdotale San Pio X (ossia i lefebvriani) e alle organizzazioni neo-fasciste.
E forse non a caso l'ex-imprenditore Brandi rilasciò un’intervista a Enrico Verrazzani, consigliere di Arezzo e candidato per Alleanza Nazionale chedifese il parroco Virgilio Annetti quando questi invocò il nazista Heinrich Himmler per fare pulizia etnica ed eliminare i rom una volta per tutte. Ed è in quel colloquio che Brandi rivela a Verrazzani di non essere stato sempre cattolico, bensì solo a partire dal 1991, quando si convertì «dopo una confessione di due ore con father Paul Morgan, un prete di 27 anni». Morgan fu ordinato vescovo a Écône, in Svizzera, direttamente da Marcel Lefebvre nel 1988.

Il 1988 è l’anno in cui Lefebvre fu allontanato dalla Chiesa e scomunicato dopo diversi tentativi di riappacificazione, condotti in particolare dal Cardinale Gagnon, allora a capo del Pontificio Consiglio per la Famiglia (ossia lo stesso che invitò l'estrema destra di Famiglia domani a fondare la loro associazione). La frattura da sanare dipendeva dalle scelte di modernizzazione della Chiesa in seguito al Concilio Vaticano II che, secondo Lefebvre, avrebbe così dato spazio a comunisti, ebrei e massoni. È così che la FSSPX ordinò quattro vescovi, tra cui il negazionista e filo-nazista Richard Williamson, poco prima di fare la stessa cosa con Morgan. Avendo scalzato la gerarchia ecclesiastica, la comunità di Écône fu scomunicata in modo definitivo.

Ulteriori conferme dei legami tra le realtà anti-gender, l'estrema destra e i lefebvriani ci giunge dal fatto che tra i maggiori sostenitori della Marcia per la vita vi fosse anche Palmaro, a capo del Comitato Verità e Vita, vicino ai movimenti di Casini, fondatore di Giuristi per la Vita e Notizie ProVita e, soprattutto, grande esperto della FSSPX. Egli si dedicò più volte al “tradizionalismo” di Lefebvre, fino a scriverci due libri e diversi articoli in coppia con il giornalista Alessandro Gnocchi. Difese a spada tratta la congregazione, applaudendo nel 2009 la scelta di revoca della scomunica da parte di Papa Benedetto XVI e rivendicando con orgoglio la posizione più retrograda, ferma e conservatrice della Chiesa.
A causa del loro rifiuto ad ogni apertura civile del vaticano e in virtù della loro presa di distanza da Papa Francesco, persino Radio Maria allontanò Palmaro e Gnocchi, esattamente come fece con de Mattei.

E non ci fu strappo alla regola neanche quando la “Laogai” di Brandi si recò nel 2010 alla “Domus Lefebvre” di Abrahamowicz (i legami tra estrema destra e lefebvriani, infatti, sono ampiamente documentati). Ad accompagnarlo c'era anche l’ingegnere Andrea Giovanazzi dell'associazione La Torre di Volano, in provincia di Treviso. Poi, due anni più tardi, “La Torre” organizzò una mostra per spiegare i laogai, in collaborazione con Brandi, già incrociato da loro in diverse occasioni, con o senza Francesca Romana Poleggi o Harry Wu.
Giovanazzi, non a caso, fa parte della redazione di Notizie ProVita fin dal primo numero dell’ottobre 2012, insieme a Brandi, Poleggi e Palmaro. Presentato prima a Roma nel Palazzo Valentini e, un mese dopo, a Rovereto, nella città del socio de La Torre, il mensile vide stringersi a sé anche Agnoli e Federico Iadicicco, attuale esponente del partito Fratelli d’Italia. Iadicicco fu altresì membro di Alleanza Nazionale e presidente di Azione Giovani. Per capire di chi stiamo parlando, basta dire che, nel 2008, egli non trovava motivi per dichiararsi antifascista, come scrisse al politico di estrema destra Gianfranco Fini, e chiosò: «Noi non possiamo essere, non vogliamo essere e non saremo mai antifascisti».
Qualche mese più tardi, nel febbraio del 2013, Notizie ProVita fu presentato a Milano presso il Presidio Milano, sede dell’omonima associazione neofascista che ingloba in sé associazioni di estrema destra tra cui Forza Nuova.
Che Fiore, come Giovanazzi e Brandi, sia vicino a Forza Nuova e ai lefebvriani della FSSPX lo confermano tutti i collegamenti che si possono trovare sulla rete Internet, di ospitate, convegni, rimbalzi di notizie e via dicendo. È sufficiente leggere qui, qui, qui, qui, oppure vedere qui e anche qui, senza dimenticare le pagine di Facebook o le relazioni dei neofascisti con Gianfranco Amato e con la pregiudicata di Forza Nuova e Notizie ProVita, Maria Borgia.
Inoltre Brandi e compagni hanno anche sostenuto tutte le scelte omofobe della Russia, eleggendola come l'unica nazione che sa come "difendere " la famiglia. Un elogio che pare seguire alla lettera le linee di Austin Ruse e dei “giuristi per la vita americani” (come ebbe a etichettare Massimo Introvigne la Alliance Defending Freedom).
Anzi, in suo aiuto la Russia ha inviato anche Alexey Komov, presidente della Familypolicy.ru (una organizzazione pro-family russa fondata dallo Howard Center for Family, Religion and Society), portavoce della “Commissione sulla famiglia” del Patriarcato di Mosca e ambasciatore russo del Congresso Mondiale delle Famiglie. (ossia di uno degli strumenti ultra-conservatori principali delle tecniche di lobbying all’ONU, già sponsorizzato dal C-Fam di Ruse e finanziato dall’ex Rockford Istitute, ossia lo Howard Center). I tour di ProVita e Komov che hanno toccato molte città italiane tra giugno e novembre 2014 e gennaio 2015, hanno ricevuto l’appoggio dei Comuni di Assisi e Perugia, del MpV, del Forum delle Famiglie, del Comitato Sì alla famiglia, di Scienza & Vita, della Lega Nord e dell'estrema destra di Ordine Futuro e dell'associazione veneta Officine Identitarie (operativa grazie anche al contributo del circolo cattolico veronese Christus Rex). In questi incontrisi dava spazio anche al violento documentario della propaganda anti-gay russo "Sodom".

Brandi lavora anche a stretto contatto con il circolo Christus Rex, il cui sito elenca fra i collaboratori anche soggetti come l'ex radicale Danilo Quinto (ora vicino alla Marcia per la Vita); il segretario di Forza Nuova Roberto Fiore; Radio FN di Forza Nuova; diversi siti di disinformazione cattolica, come BastaBugie e NoCensura; i già citati Presidio Milano e Ordine Futuro; il periodico Gladio (redatto dal raggruppamento combattenti e reduci RSI Italia); l’associazione La Torre e Notizie ProVita. Uno dei portavoce di Christus Rex è Matteo Castagna, marito della candidata per Forza Nuova alla Camera dei Deputati Silvia Rinaldi. Insieme ebbero cinque minuti di celebrità quando fece scandalo il video tragicomico con cui diedero libero sfogo alla loro omofobia nel parafrasare uno spot omofobo di Fratelli d'Italia.


Dopo esserci occupadi di Brandi, un'attenzione particolare è dovuta anche alla sua creazione: Notizia Provita.
Il primo numero venne pubblicato nell'ottobre del 2012. Al suo interno c'erano articoli contro la Cina e l'aborto, ma anche a favore della Marcia Nazionale per la Vita e dei Giuristi per la Vita.. insomma, tutto ciò che ha contribuito alla nascita del mensile.
Il logo in copertina riporta chiaramente la parola "Notizie" in alto a sinistra e "ProVita" al centro. Più curioso è però la dicitura "Infosportpagine" inclusa nel nome (scomparirà a partire dall'aprile del 2014) e il fatto che il primo numero della rivista sia indicato come il numero 8.
Ma che c’entra lo sport con l’aborto o la famiglia? Nel colophon con i dati editoriali si legge che il titolo completo della testata è effettivamente "Infosportpagine-ProVita". Un'anomalia corretta solo quando l'associazione ottenne lo status di onlus ed iniziò a editare in proprio la rivista, dato che sino ad allora l'editore risultava essere la "M.P.". Si tratterebbe di una cooperativa giornalistica a responsabilità limitata che risulta avere tre sedi. Quella romana risulta allo stesso indirizzo della sede legale della Laogai Research Foundation (prima del trasferimento in via Astaritta con i Giuristi per la Vita). E sempre lì c'è la sede del Comitato Di mamma ce n’è una sola delle deputate Eugenia Roccella e Olimpia Tarzia, quest’ultima già fondatrice del Movimento per la Vita, di Scienza e Vita e del Movimento PER – Politica, Etica, Responsabilità. Nel comitato vi figurano anche Francesco Agnoli e Francesca Romana Poleggi.
nella sede di Merano, invece, c'è una società cooperativa giornalistica a responsabilità limitata “Opinioni” che pubblicava tre mensili: Info Pagine, Info Sport Pagine e Il popolo della Democrazia Cristiana (nati rispettivamente nel 2002, 2003 e 2004). Purtroppo, però, gli affari non devono essere andati benissimo, visto che nel 2005 fu costituita “M.P.”, nata dalla compravendita della “Opinioni”, ormai in liquidazione, e della società “Media Project”. “M.P.”, il cui amministratore unico era Giorgio Venturi, fu correttamente inserita nel Registro provinciale delle cooperative di Bolzano e riprese a pubblicare, sebbene in modo saltuario, Info Sport Pagine Alto Adige, il giornale di Agosti autorizzato dal Tribunale di Bolzano l’11 aprile 2003 e registrato con numero 06/03. Nel 2007, poi, l’editore diede alle stampe anche un libretto del generale Antonio Mautone, nel quale vennero riuniti alcuni articoli scritti proprio per quel mensile.

Non durò molto perché, nell’ottobre del 2011, la cooperativa “M.P.” fu acquisita da alcuni giovani di Benevento. Il drammaturgo e regista teatrale Giuseppe Fonzo ne divenne presidente del consiglio di amministrazione, mentre i pubblicisti Alessandro Maglione e Giulia Liana De Minico ne ricoprirono la carica di consiglieri. I ragazzi pubblicarono il mensile Il Duende, nato nel marzo del 2012 e caratterizzato dal mantenimento della dicitura "Info Sport Pagine".
Senza che sia possibile reperire informazioni sul motivo, nell'ottobre di quell'anno Il Duende scomparve. In quell'ottobre del 2012, nacque Notizie ProVita, giornale che seguì –si può ipotizzare– una numerazione dovuta a Il Duende: da primo numero a numero ottavo, contando i mesi da marzo a ottobre. D’altronde, l’autorizzazione del tribunale restò ancora quella di Bolzano del 2003 per Info Sport Pagine. Infatti, alla pagina 80 del documento del 2014 redatto dalla “Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni” (AGCOM), là dove sono elencati gli “assetti proprietari dichiarati dalle Imprese richiedenti i contributi per l’anno 2012”, “M.P.” risulta l’editore della testata Info Sport Pagine ProVita e a dirigere il mensile sarebbe il meranese Agosti, sebbene questi non figuri mai neanche all’interno dei colophon. Si legge che il capitale totale della cooperativa era di 90 euro, distribuito tra tre soci, i quali possedevano ciascuno il 33,33% delle quote, 30 euro a testa dunque. Erano Maglione, De Minico e Antonio Caporaso.

Caporaso, classe 1983, giornalista, ha scritto per diversi anni sul giornale Il Sannio Quotidiano del politico di Forza Italia Luca Colasanto, ex-responsabile provinciale di Forza Nuova Benevento e proprietario della cooperativa giornalistica Pagine Sannite, società che ;balzò alla ribalta delle cronache per aver incassato milioni di euro attraverso i contributi all'editoria.
Nel dicembre del2011, Caporaso partecipò insieme al fratello al secondo congresso di Forza Nuova al Grand Hotel Duca D’Este di Tivoli (RM), insieme al segretario nazionale Roberto Fiore, all’eurodeputato neofascista inglese Nick Griffin, al neofascista anglo-irlandese Derek Holland e al prete lefebvriano Giulio Maria Tam, amico stretto di Lefebvre e neofascista convinto. Andrea Caporaso fu, anche, candidato alle elezioni europee del 2009 nella lista di Forza Nuova e candidato alla Camera dei Deputati nel 2013, sempre per lo stesso partito.

Dal maggio del 2013 fino al 2014, il presidente del consiglio di amministrazione della cooperativa “M.P.” non fu più Fonzo, estromesso del tutto dai giochi, bensì Beniamino Iannace (l'unico a comparire nei colophon di Notizie ProVita in qualità di Direttore Amministrativo). Candidatosi alle europee del 2009 tra le file di Forza Nuova, si definì «Italiano per grazia di Dio, fascista per irrinunciabile scelta». Partecipò al secondo congresso del partito nel 2011, prima di passare al Nuovo Centro Destra.
Attraverso Facebook è possibile appurare come Iannace conosca direttamente Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova, e nel 2010 andarono insieme alla bielorussa Minsk State Linguistic University come “delegati” insieme proprietario del “Caffè Strega” di Benevento, Luca Mostacciuolo, e all’imprenditore Alfredo Furno.

Da dicembre 2010 all'aprile del 2013, Iannace costituì anche una società a responsabilità limitata denominata "Rapida Vis", una società che si occupava di servizi postali e che distribuì alcuni numeri di Notizie ProVita. Sul colophon del mensile viene riportata la sede legale di “Rapida Vis” e caso vuole che al medesimo indirizzo risieda (o ha risieduto almeno sino al 2013) Roberto Fiore, che vi sia la segreteria nazionale di Forza Nuova e la sede principale della rete pan-europea di estrema destra Alliance for Peace and Freedom. Non solo. Cercando la società sul web, si scopre anche il curriculum vitae di Matteo Stella, già dirigente di Lotta Studentesca, presidente della onlus forzanovista “Evita Peron”, membro di una onlus forzanovista denominata “Solidarietà Nazionale”, candidato tra le fila di Fiore nel 2013 come consigliere comunale di Roma e nel 2015 come sindaco di Albano (RM). Nel curriculum si legge che ha lavorato dal gennaio del 2011 al settembre dello stesso anno presso segreteria di via Cadlolo 90; poi, fino al marzo del 2012, alla preparazione di un mensile, News Pro Life; successivamente, fino al giugno del 2012, per la “Rapida Vis”.

Insomma, tutte coincidenze collegamento che legittimano il porsi qualche domanda su quali siano i reali rapporti tra tutti gli attori coinvolti. Perché se Notizie ProVita vive grazie alla legittimizzazione dell'odio e del pregiudizio, interessante sarebbe capire se quei sentimenti siano istigati nel nome di un progetto politico più oscuro e ben delineato.


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