I fan di ProVita sostengono che alcuni gay siano «materiale per sapone»


Ci siamo già occupati dell'articolo pubblicato dall'associazione ProVita che tentava di accostare l'orientamento sessuale alla sieropositività e all'uso di droghe. Nonostante l'associazione neghi di istigare odio sociale, è quantomeno curioso come dinnanzi alla proposizione ideologica di una serie infinita di notizie (a cui si aggiungono pure alcune vignette di dubbio gusto) ci siano persone che si sentono legittimate a chiedere il ripristino dei campi di sterminio nazisti. In fin dei conti se si continua a sostenere che l'altro sia «una minaccia» per i cristiani, non c'è poi da stupirsi se qualcuno chiede la morte di gli viene mostrato come un «nemico».
E se poi si scende in piazza e si indica il nome partito che si sostiene sia necessario votare per «proteggersi» e per compiacere Dio, allora anche la buona fede viene seriamente messa in dubbio.

È sulla pagina Facebook dell'associazione che la notizia pare aver legittimato la violenza di una serie di suoi lettori, pronti a cogliere l'occasione per dar libero sfogo ai loro pregiudizi.
Qualcuno dice che «quando la fede viene meno ci si deve aspettare il fuoco dal cielo come a Sodoma e Gomorra», qualcun altro lamenta che «se non fosse per il fatto che la politica che seguono mette a rischio il futuro dei nostri figli, direi poverini». Ed ancora: «Perché si ridicolizzano così? Semplice: perché sono ridicoli nella vita. E purtroppo la società si batte più per questi che per la famiglia». «Se non fosse preoccupante, sarebbe ridicolo!».

Ma a destare reale preoccupazione è che auspica una morte violenta per i gay. C'è chi mette una faccina divertita a fianco del messaggio: «Overdose a tutti!». E poi c'è chi rievoca i nefasti anni dei campi di concentramento nell'asserire: «Che schifo. Materiale per sapone».

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