Il maschilismo degli anti-gay: «Non fu fatto l'uomo per la donna, ma la donna per l'uomo»


Il mondo omofobo è solito respingere con forza l'ipotesi che la loro fantomatica «ideologia gender» non sia altro che un paravento per nascondere la loro avversione contro gli omosessuali, così come negano anche che la loro opposizione al contrasto della violenza di genere nelle scuole sia legata ad un'esaltazione dello stereotipo di genere, in una visione maschilista del mondo dove l'uomo ha diritto ad un ruolo privilegiato perché è lui a portare i pantaloni.
Eppure è quello stesso mondo che nega ogni accusa a scrivere frasi come questa:

La minaccia del Gender si pone come sulfurea tentazione esoterica, che non solo va a forzare la scienza, l'antropologia e la morale naturale, ma la stessa fede cattolica circa la natura divina e circa la natura umana. Ormai molto oltre il marxismo e il femminismo, oggi l'egualitarismo sfiora il mito dell'androgino per distruggere la disuguaglianza tra uomo e donna alla radice, cancellando sia l'uomo che la donna. Per i cabalisti Dio è bisessuato e androgino, riunisce in sé il principio maschile e quello femminile e procede alle sue emanazioni contraendosi in se stesso. Adamo nella Cabala era autosufficiente e solo successivamente Eva fu tratta da lui, creata da una sua costola. Eva quindi era in lui, il "principio femminile" era in lui: nella sua originaria perfezione Adamo sarebbe stato ermafrodito, androgino. Un "Dio androgino" creatore di una "umanità androgina".
Sappiamo dalla teologia cattolica, invece, che Dio è puro spirito, asessuato, né maschio né femmina. Ma, non a caso, Dio si è rivelato a noi come PADRE e non come MADRE, e la seconda persona, quella del FIGLIO (e non ‘della FIGLIA’), si è incarnata in un uomo di sesso maschile, GESU’ CRISTO, che è il "Nuovo Adamo" (e non la "Nuova Eva"). Tutto ciò doveva in qualche modo essere messo in discussione, soprattutto contro San Paolo (1 Cor. 11, 9): "…l'uomo è immagine e gloria di Dio, la donna è invece gloria dell’uomo" –è per questo che l'uomo prega a capo scoperto e la donna col capo velato– perché "non viene l'uomo dalla donna, ma la donna dall'uomo; né fu fatto l'uomo per la donna, ma la donna per l'uomo".

Ad affermarlo è un articolo è stato pubblicato il 27 novembre 2015 sul sito del Circolo Cattolico Christus Rex. Come fonte viene citato un articolo del 25 novembre pubblicato da Ordine Futuro, a sua volta pronto a rimandare ad un articolo pubblicato da Radio Spada il 22 maggio 2015. Quest'ultimo spiega come si tratti degli atti di una conferenza promossa da Radio Spada e Confederazione Civiltà Cristiana.
Va ricordato che e Christus Rex e Radio Spada risultano fra gli autori di una serie di leggi regionali, fra cui la mozione omofoba recentemente approvata in Basilicata. A quei lavori ha partecipato che l'associazione ProVita. Eppure è facile ricollegarsi ad essa anche attraverso le conferenze di Toni Brandi organizzate da Ordine Futuro, ossia da quel gruppo che si definisce una «struttura originariamente generata da Forza Nuova ma aperta all'intera area della Destra Radicale» e che presso la propria sede distribuisce quaderni contro quella che loro chiamano «omofollia».
A completare il quadretto familiare c'è anche la presenza di Alexey Komov, il galoppino di Putin che ha accompagnato Brandi e Gianfranco Amato nei primi passi della loro crociata contro il fantomatico «gender». Fu anche ospite della Lega Nord durante l'assemblea che portò all'elezione di Salvini a leader del partito, così come è risulta presidente onorario dell'associazione leghista Lombardia-Russia.

Insomma, l'impressione è di essere dinnanzi ad una forza politica ed ideologica ben definita, inserita nel contesto legislativo italiano e pronta a cavalcare l'isteria della fantomatica «ideologia gender» per legittimare posizioni maschiliste che ci si augurava fossero solo un retaggio passato. Ed il fatto che a legiferare sia chi esprime simili opinioni, è un fatto che dovrebbe far riflettere.

L'articolo si lancia così nel denunciare tutte quelle affermazioni con cui i papi hanno posato mettere in discussione l'idea che l'uomo sia superiore alla donna dinnanzi a Dio, giungendo poi ad asserire:

La Chiesa è dunque maschilista come pretende il ‘femminismo-omosessualismo-genderismo’? L’uomo e la donna sono ad immagine di Dio, per quel che riguarda il principale, cioè l’anima spirituale e le sue potenze, ma solo l’uomo lo è per quel che riguarda gli aspetti secondari. La sottomissione della donna non si giustifica perché essa avrebbe minori qualità, o perché nell’ordine della grazia non possa essere superiore all’uomo.
Anche se non direttamente ed esplicitamente abbracciato, non possiamo non evidenziare come il tanfo ‘femminista-omosessualista-genderista’, con le sue origini esoteriche abbia almeno “condizionato” il linguaggio di alcuni sedenti al Soglio Petrino.
Clamoroso fu quanto disse il 10 Settembre 1978 Giovanni Paolo I: «Dio è padre, più ancora, è madre» [...] È mai possibile aggiungere o togliere qualche cosa alla Divina Rivelazione? Assolutamente no, ma Wojtyla ha interpolato San Paolo, facendogli dire che ogni maternità viene dal Padre. Dio sarebbe allora Padre e Madre, androgino primitivo vagheggiato dalle tradizioni esoteriche, all’unità del quale bisognerebbe tornare.

È a quel punto che si giunge a ricondurre questa visione maschilista al «gender», lamentando come Papa Bergoglio non avrebbe avuto sufficiente vigore nell'usare parole più violente contro chi ritiene che uomini e donne debbano avere pari dignità. In conclusione si afferma infatti che:

Pertanto occorre evidenziare come anche nella Chiesa, seppur in forma criptica, si stanno sviluppando i semi della gender revolution. Denunciamo ovunque questa follia prima che diventi nuovo senso comune, come già è accaduto per divorzio, aborto ed omosessualismo.
Se le tenebre possono insinuarsi ovunque, è sempre la Luce che le dissipa e che, ancora prima, le svela.

Clicca qui per leggere l'articolo pubblicato da Christus Rex.
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