Giovanardi chiede la censura dello spot di Disney Junior, sostenendo sia incostituzionale chiamare «famiglie» le famiglie omogenitoriali


«Abbiamo chiesto a Sky e Mediaset di far cessare la messa in onda sui loro canali Disney Junior, di uno spot dal titolo: “Buone Feste dalla famiglia Frozen” intramezzato a cartoni animati, con immagini che mostrano famiglie di tutti i tipi, comprese quelle composte da due uomini che vengono presentati con un bambino in braccio. Figlio di chi? Dov'è la mamma?». È questa la nota diffusa dal senatore Calo Giovanardi.
Ancora una volta, il politico ha fatto leva sulla sua omofobia nell'attaccare il bellissimo spot con cui la Disney ha tranquillizzato i suoi piccoli telespettatori sul fatto che le loro famiglie siano tutte bellissime al di là delle differenze. Ed è così che c'erano famiglie di colore diverso, famiglie in cui la mamma era morta o in cui i genitori erano divorziati. Ma il semplice fatto che ci fosse una famiglia con due papà ha mandato su tutte le furie il politico che ha fatto dell'odio verso i gay il suo cavallo di battaglia.
Inutile a dirsi, la mamma poteva tranquillamente essere la vecchia compagna di papà. Poteva essere una donna morta che ha lasciato il figlio in orfanotrofio. Una tossicodipendente incapace di crescere un minore. Ma dato che Giovanardi spera di alimentare odio con gli slogan che riguardano la maternità surrogata, ecco che nella sua strategia propagandistica tutto deve essere condotto lì. E deve essere vietato, dato che non si può mostrare la realtà dei fatti o far star meglio un bambino se il senatore non lo vuole.

Alla sua voce non poteva che aggiungersi quella di un'altra omofoba di professione, tant'è che in una nota congiunta a firma di Giovarnardi e Roccella, si aggiunge: «Si tratta di un modo vigliacco di proporre, a un pubblico di bambini dai due anni in su una visione unilaterale ed ideologica contraria alla Costituzione vigente in Italia che distingue nettamente fra famiglia, che è unicamente la società naturale fra uomo e donna di cui all'art. 29 della Costituzione e formazioni sociali di cui all'art. 2, che comprendono anche le coppie omosessuali».
Ovviamente non è così, dato che l'interpretazione che i due politici spacciano come una verità rivelata non è altro che una loro personalissima interpretazione di un testo che oggettivamente non cita mai il sesso dei coniugi.

Non pago di quanto già detto, Giovanardi ha aggiunto: «Non a caso i siti gay esultano nell'esaltare questa idea 'brillante', che punta ad 'educare' i più piccoli alla idea di amore assoluto, educare che nei regimi totalitari, come ha denunciato Papa Francesco, si chiamava piuttosto 'indottrinare'».
Anche su questo tema di potrebbe dibattere, dato che chi chiede la censura è lui, così come è lui a offendere qualunque cosa riguardi i gay nella speranza di instaurare un regime totalitario in cui la sua ideologia e le sue teorie personalissime siano imposte con violenza alla popolazione. Il tutto attraverso una atteggiamento che lo rende sì ridicolo, ma che continua ad offendere migliaia di cittadini attraverso una costante esibizione della sua omofobia.

Clicca qui per guardare lo splendido spot che Giovanardi e Roccella vorrebbero censurare.
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