La denegazione della situazione Russa


Secondo Mario Adinolfi, la Russia è un modello a cui l'Italia deve ispirarsi. Per meglio comprendere quale sia il fine suo progetto politico è interessante costatare cosa realmente stia accadendo in Russia. Se è pur vero che i gay vengono aggrediti per strada (cosa forse auspicata dai suoi seguaci), è altrettanto vero che la poca stampa indipendente racconta di come i membri anziani dell'opposizione stiano cercando asilo politico in Ucraina.
Dalle pagine di Grani.ru si racconta la storia di Vladimir Ionov, un 76enne che è riuscito a varcare illegalmente il confine dopo che le autorità gli avevano sequestrato il passaporto a causa della sua posizione politica contraria a quella di Putin, con una conseguente condanna a tre anni di carcere.

Contemporaneamente la biblioteca di letteratura ucraina di Mosca è stata chiusa dalle autorità. Il comitato investigativo russo ha dichiarato che il direttore della biblioteca avrebbe la legge attraverso il prestito di libri del politico ucraino Dmitro Korchinsky, il cui pensiero è stato bandito dalla Russia perché ritenuto estremista. I locali verranno ora destinati ad sopitare un centro culturale slavo.

Interessante è anche quanto emerso dai conti dello state riguardo ai principali beneficiari dei fondi pubblici. Al primo posto figura la Chiesa Ortodossa a cui sono stati versati oltre 256 milioni di rubli tra il 2013 e 2015. 100 milioni di rubli sono stati versati nelle casse di associazioni giovanili pro-Clemlino, 90 milioni di rubli ad ONG che promuovono l'ideologia Euroasiatica attraverso la propaganda di sentimenti anti-occidentali e xenofobi.
La scelta è a piena discrezionalità del governo ma anche uno dei pochi metodi consentiti per poter sopravvivere: nel 2012 la Russia ha infatti approvato una legislazione che impone la registrazione come "agenti stranieri" a tutte le ONG che ricevono finanziamenti esteri e sono impegnati in attività politica. Tale decisione ha portato alla chiusura di un altissimo numero di organizzazioni di primo piano.

Ecco dunque il mondo che qualcuno vorrebbe importare al grido di «difendiamo i nostri figli». Chi è pronto ad accettare un mondo senza libertà solo perché ha piacere nel vedere i gay trattati peggio di bestie, almeno sappia che cosa lo aspetta.
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