Le organizzazioni neofasciste marciano su Verona. In rete una petizione per il loro scioglimento


Domani le strade di Verona sanano percorse dal corteo di Forza Nuova e APF, al quale prenderà parte il Circolo Cattolico Chistus Rex (ossia quella realtà che inssieme a ProVita Onlus e Radio Spada scrivono mozioni omofobe che l'estrema destra si premura di introdurre nel nostro ordinamento).
Si sostiene che quella sarà una «dimostrazione di piazza molto forte per chiedere l'uscita dell'Italia dalla NATO al fine di guardare con fiducia ad Est ed in particolare alla Russia per una nuova alleanza internazionale in nome del Bene Comune, ribadendo quali siano i nemici veri in e dell’Europa di oggi». Il tutto per sostenere che «l'Europa va ricostruita sulla regalità sociale di nostro signore Gesù Cristo, senza il quale tutto è vano, effimero e destinato al fallimento».
L'APF (Alleance for Peace and Freedom) è un movimento che riunisce tutte le destre radicali d'Europa, indipendentemente dalla loro rappresentanza al Parlamento Europeo. Tra loro anche NPD e Alba dorata. Il segretario è Roberto Fiore.

A tal proposito, il Circolo Pink Verona ha diramato il seguente comunicato:

Sabato 19 dicembre i neofascisti di Forza Nuova marceranno nel centro di Verona con il pretesto di una manifestazione contro la Nato e contro la Turchia per una “Europa libera, armata e sovrana”. Nonostante il travestimento con le annunciate “camicie bianche”, forse toccherà assistere alla consueta sfilata condita di slogan inascoltabili e saluti romani, se non di peggio, o forse l’approssimarsi delle elezioni amministrative consiglierà modi più cauti.
Sta di fatto che il centro della città sarà percorso dai camerati delle “sezioni forzanoviste del Nord Italia”, allietate dal comizio finale di Roberto Fiore “presidente dell’APF e segretario nazionale di Forza Nuova”, dove per APF si intende il partito “paneuropeo” Alliance for Peace and Freedom e per Fiore si intende l’ex terrorista di Terza Posizione, latitante in Inghilterra per sfuggire ai mandati di cattura nell’ambito delle indagini sulla strage di Bologna assieme al defunto Massimo Morsello, con cui nel 1997 fonderà Forza Nuova. I due saranno poi condannati, Fiore a 5 anni e 6 mesi per associazione sovversiva e banda armata, Morsello a 8 anni e 2 mesi. Ma la storia del filo nero che unisce l’organizzazione neofascista a gruppi eversivi di estrema destra operanti in Europa sarebbe lunga da scrivere.

Del resto, nel nostro piccolo, l’attuale segretario locale di Forza Nuova, Luca Castellini, è stato recentemente condannato per l’aggressione compiuta nel 2001 ai danni di alcuni esponenti del Circolo Pink, tra cui Gianni Zardini e Roberto Aere, allora candidato al Senato per Rifondazione comunista. Compare anche tra gli indagati per l’aggressione ad Adel Smith e al suo collaboratore durante una trasmissione di Telenuovo nel gennaio 2003. Nel luglio scorso ad Avesa, durante lo svolgimento delle manifestazioni concomitanti di Lega Nord e Forza Nuova contro l’accoglienza dei profughi, Castellini ha guidato i suoi camerati, con la condiscendenza delle forze dell’ordine, prima in piazza per litigare con i leghisti, poi ai cancelli della tenuta di Costagrande, in cui sono ospitati i richiedenti asilo (si veda il video realizzato dal Corriere del Veneto).

La formazione di estrema destra compare anche nell’avviso di conclusione delle indagini sul favoreggiamento della fuga a Londra di Federico Perini e Nicolò Veneri, in seguito condannati per l’omicidio Tommasoli; gli indagati sono Stefano Torre, Filippo Bodini e Samuele Maffizzoli, tutti vicini a Forza Nuova e agli ultras della famigerata Curva Sud dell’Hellas Verona.

A Verona Forza Nuova gestisce il club “The Firm”, dove, oltre al negozio di merchandising per tifosi “Il Movimento”, si ascoltano concerti delle varie band nazirock e si seguono, ovviamente, le partite della squadra locale; allo stesso indirizzo anche la sede provinciale di FN. Attività che hanno permesso al gruppo neofascista di radicarsi tra i giovani e di infilarsi anche nelle proteste dei “forconi” di un paio d’anni fa, riuscendo persino a organizzare (anonimamente) due cortei studenteschi cittadini. Evidentemente la disinformazione che ormai dilaga anche sui media non solo a proposito delle gesta dei gruppi neofascisti ma anche e soprattutto sui legami tra questi e personaggi istituzionali –tra cui anche il sindaco Flavio Tosi, da sempre vicino alla destra radicale ma attualmente in fase di “restyling”– ha permesso e permette la strumentalizzazione delle proteste di ignari cittadini.
Augurandoci che il corteo di sabato prossimo non rispetti questo scenario partecipativo, segnaliamo la presenza in rete di una petizione promossa, tra gli altri, da varie sezioni dell’ANPI della Lombardia, dalla FIOM e dai vari osservatori antirazzisti e antifascisti operanti nel territorio del Nord Italia, in cui si chiede ai rappresentanti del governo italiano “l’immediato scioglimento di tutte le organizzazioni neofasciste e neonaziste, da Forza Nuova a Casa Pound […] che traggono ispirazione dal passato ventennio mussoliniano come dal nazismo e che assumono come modelli di riferimento organizzazioni terroristiche e antisemite dello scorso secolo, come la Guardia di Ferro rumena e Le croci frecciate ungheresi”, ricordando che “la stessa Corte di Cassazione, l’8 gennaio 2010 (sentenza 19449 Quinta sezione penale), riguardo Forza nuova, ribadiva la natura «nazifascista» dell’organizzazione”.

Clicca qui per firmare la petizione per la messa fuori legge di tutte le organizzazioni neofasciste e neonaziste.
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