L'integralismo cattolico a cui non piace il Papa


«Possa il Signore rendervi merito per il sostegno che vorrete offrire al nostro servizio in difesa della vera Fede cattolica, cercando di contrastare l’apostasia». È questa la frase con cui un sito demonato "Il fumo di Satana" chiede soldi (con tanto di promessa per la recitazione di un rosario a chi risulterà «benefettore») ai suoi lettori per proseguire nella loro opera di contrasto al Pontefice. È infatti Bergoglio uno dei loro principali nemici, oggetto di articoli con titoli inequivocabili come «Un papa può cambiare la dottrina? È tempo di fare chiarezza sull'infallibilità del pontefice» o «Il Papa contro la Chiesa. Francesco è fuori controllo?».
Viene cavalcata anche la crociata contro l'ambiente con pezzi come «La Chiesa diventa ridicola se sostiene teorie pseudo-scientifiche sul clima» o «La basilica di San Pietro caduta nelle mani dei neo-pagani» in riferimento allo spettacolo di luci proiettato sulla facciata della chiesa. Ci cita come testimonianza dell'inutilità di un'attenzione per clima il solito Riccardo Cascioli (direttore de La Nuova Bussola Quotidiana e Il Timone) e si suggerisce una teoria assai più credibile volta a sostenere che il «riscaldamento terrestre globale c'è grazie al numero esagerato di anime che vanno a bruciare all'inferno grazie alla confusione sulla dottrina».
Ovviamente non manca una lunga lista di articoli dedicati alla demonizzazione dei matrimoni gay, così come Costanza Miriano, Riscossa Cristiana, Il Timone o La Fede Quotidiana vengono indicati come voci da loro suggerite.

Per capire il tenore di quelle posizioni basti guardare a come hanno commentato l'apertura del Papa ai divorziati, sostenendo che «il capo dei cospiratori è il Papa stesso» dato che «Lo scopo di Francesco è semplice: favorire la proposta avanzata dai cardinali progressisti di permettere ai divorziati-risposati di ricevere la Comunione senza che il loro matrimonio religioso venga dichiarato nullo».
Lamentano poi come «Proceduralmente i poteri del papa sono quasi assoluti. Se un domani Francesco decidesse di ammettere i divorziati-risposati alla Comunione, non vi è alcuna corte suprema che possa impedirglielo» pur aggiungendo che «allo stesso tempo, però, il Papa non ha alcun potere di cambiare la dottrina cattolica» dato che «la consuetudine vuole che la prudenza, il timore di Dio e la paura di uno scisma, frenino quei papi che potrebbero trovare un’allettante riscrittura dottrinale». Il tutto per giungere a sostenere che:«È un cambiamento di Dottrina quello che i cattolici conservatori, molto ragionevolmente, credono che essenzialmente comporti l’ammettere i divorziati-risposati alla Comunione, benché questa proposta sia favorita da Francesco».
Oppure, dinnanzi al caso di monsignor Negri, udito mentre si augurava che il Papa potesse essere ucciso, vengono prese le difese del porporato omofobo e si sostiene che quella sia la prova di un «sistema totalitario con tutti i cittadini trasformati in delatori e spie».

Pare dunque crescere il mondo dell'integralismo che vede nel papa una persona troppo poco integralista, riaffermando sempre di più il loro legame con le realtà anti-gay che conosciamo fin troppo bene.
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