Sempre più cristiani accettano l'omosessualità, ma sempre meno che nelle altre confessioni


I dati diffusi dal Via Pew Research mostrano come l'accettazione dell'omosessualità sia in costante aumento fra i cristiani statunitensi, anche tra i membri di quelle chiese che propagandano l'idea che i gay sinao da intenderci come «peccatori».
A fronte di un declino di persone che si identificano come cristiani, il 54% di loro è convinta che l'omosessualità debba essere accettata dalla società piuttosto che scoraggiata. Dal 2007 ad oggi la percentuale è cresciuta del 10% (in linea con la crescita dell'accettazione all'interno dell'intera società statunitense, passata dal 50 al 62%) soprattutto grazie ad una maggiore elasticità mentale delle nuove generazioni. Ad esempio il 51% dei protestanti evangelici nati tra il 1981 e il 1996 sostengono che l'omosessualità debba essere accettata dalla società, a fronte di un terzo dei fedeli nati tra il 1945 ed il 1964 ed un quinto di evangelici più anziani
Il dato mostra però che i cristiani dimostrano un'apertura molto inferiore rispetto alle persone non legate ad una precisa religione (in quel caso la percentuale di accettazione sale all'83%) o appartenenti ad altre confessioni religiose (76%).

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