Adinolfi giustifica gli insulti omofobi in campo


«In campo si bestemmia ogni trenta secondi. Se ti scappa un "finocchio", però, ti mandano al rogo. Stranezze italiche». È quanto scrive sui social network Mario Adinolfi.
L'evidente riferimento è a quanto avvenuto durante la Coppa Italia, dove il tecnico del Napoli ha dato del «frocio» e del «finocchio» a Mancini. «In Inghilterra una persona del genere non metterebbe mai più piede neanche in un campo di allenamento», ha commentato il tecnico neroazzurro. Sarri ha tentato di giustificarsi con un labile: «Ho gridato la prima cosa che mi è venuta in mente, ma credo che le ‘cose da campo’ dovrebbero rimanere nel campo».
Come prevedibile, quell'uomo che ha fatto dell'omofobia una carriera non si è astenuto difendere chiunque alimenti lo stigma sociale verso le sue vittime preferite. Peccato che ciò legittimi una teoria volta a sostenere che ogni violenza possa essere giustificata se esistono violenze maggiori. Potremmo sostenere che non si debba punire chi prende a cinghiate la moglie se qualcun altro la uccide. Non si deve punire chi maltratta i figli se qualcun altri li fa prostituire. Insomma, tutto diverrebbe giustificabile se bastasse invocare un male che di reputa maggiore. Il tutto con l'arroganza di chi sostiene che ciò che lo infastidisce sia più grave di ciò che infastidisce gli altri.
Una persona normale avrebbe probabilmente chiesto provvedimenti verso le bestemmie, non sostenuto che servano a legittimare nuova violenza. Eppure il leader di un movimento che sta imbarbarendo la società non si è lasciato scappare l'occasione per difendere il suo business, la sua vendita dell'odio omofobico.
E se poi si considera come ogni riferimento al cristianesimo che esce dalla sua bocca rappresenti una vera e propria bestemmia per chiunque creda davvero in Dio (e non alla sua propaganda politica che sfrutta il sentimento religioso per fini economici o elettorali), che cosa potremmo sentirci legittimati a dirgli? Se ritiene che violenza giustifichi violenza, quale mondo conta di poter lasciare ai suoi figli?
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