Costanza Miriano batte cassa: «Non abbiamo i soldi per il Family day»


Si possono donare soldi per sconfiggere la fame, per curare bambini malati, per aiutare i bisognosi... ma no, Costanza Miriano ha un'altra idea. Chiede che i soldi siano dati a lei e al suo comitato omofobo, in modo che si possano acquistare maxi-schermi e impianti acustici con cui poter urlare il proprio disprezzo verso le altre famiglie o, già che si è lì, per raccontare quanto a lei piaccia sentirsi sottomessa al marito.

L'appello è stato lanciato attraverso Facebook, affermando:

Se non riusciamo a versare gli acconti non sappiamo come fare a far partire il Family Day. Servono soldi. Soldi per i bagni chimici, soldi per i maxischermi, per il palco, per lo streaming, per la pulizia straordinaria, per le protezioni delle aree archeologiche e per molto altro.
Nessuno ci finanzia. Non la Cei, non la politica. Nessuno nessuno.
Il nostro potente conto corrente non ha neanche un decimo degli acconti che ci servono. Se ognuno di quelli che verranno versasse un euro i soldi avanzerebbero, ma al momento mancano.
Chi può, ci aiuti presto... grazie!!

La posizione appare interessante, soprattutto considerato come alcune delle associazioni coinvolte nell'organizzazione dicano di avere i soldi necessari per poter stampare milioni di copie di materiale propagandistico anti-gay, così come non passano inosservati i pullman organizzati a prezzi modici con tanto di pasto incluso nel prezzo. Eppure pare che ogni occasione sia buona per chiedere che l'omofobia sia finanziata, giusto per poi lamentarsi che le famiglie non abbiano abbastanza soldi per colpa dei gay.

Quasi in contemporanea, anche l'avvocato Amato si è affrettato a chiedere soldi per finanziare la sua crociata d'odio. Anche lui ha utilizzato Facebook per chiedere che si metta mano al portafogli in modo che la sua tournée teatrale possa proseguire a portare un po' di disinformazione in giro per l'Italia, garantendogli visibilità spese altrui. Non male per chi risulta come l'affiliato italiano di due ricchissime società statunitensi di estrema destra come Alliance Defending Freedom (ADF) e la Advocates International. Fatto sta che scrive:

Molti ci chiedono come aiutare concretamente l'avv. Amato. Il modo più semplice di collaborare e' aiutarlo negli spostamenti, alloggi e viaggi. Abbiamo predisposto una carta ricaricabile che lui utilizza esclusivamente per questo. Ogni euro che verserete sarà utilizzato esclusivamente per acquistare biglietti di treni e aerei, fare benzina, pagare i pedaggi autostradali ecc.
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