Giovanardi show: «Le unioni civili discriminano gli eterosessuali»


Carlo Giovanardi è un politico conosciuto principalmente per la sua ostentata omofobia. In occasione della discussione sulle unioni civili, il senatore non si è astenuto da curiose dichiarazioni rilasciate nell'aula del Senato:

Poiché parliamo di Costituzione, vogliamo un attimo vedere che cosa accadrebbe -mi riferisco al collega senatore Compagna, che ha parlato del codice civile- dell'articolo 3 della Costituzione? L'articolo 3 della Costituzione dice che siamo tutti uguali. Se passasse il disegno di legge Cirinnà avremmo un regime del matrimonio ex articolo 29 solo per un uomo e una donna che si sposano, cioè per la società naturale fondata sul matrimonio prevista dalla Costituzione vigente. Poi avremmo le unioni civili esclusivamente tra uomo e uomo e donna e donna. Le unioni civili, infatti, sono rigorosamente per gli omosessuali. [...] Tra le altre cose, mentre il matrimonio è nullo se non è consumato, non si riesce a capire bene chi vada a stabilire che tipo di rapporto c'è tra coloro che stipulano le unioni civili. Per esempio immagino tutte le truffe che avverrebbero da parte di chi potrebbe stipulare una unione civile di comodo magari per avere la cittadinanza o i benefici che ne derivano. Poi avremmo un terzo livello del codice civile che sarebbe rappresentato dalle coppie eterosessuali per le quali la seconda parte della cosiddetta legge Cirinnà prevede una specifica convenzione. Per esempio, se due uomini stipulano una unione civile hanno diritto alla reversibilità della pensione, ad agevolazioni sulle case popolari e a trasferimenti per il posto di lavoro mentre un uomo e una donna che hanno due figli e che stipulano una convenzione ex Cirinnà non hanno diritto alla reversibilità. Quindi a due uomini sì mentre un uomo e una donna che, come con i Dico, stipulano una convenzione ex Cirinnà non hanno invece la reversibilità della pensione, anche se hanno dei figli.

Il senatore ha poi rispolverato i Dico, affossati nel 2007 dal cardinal Ruini che scese in piazza con i partiti di destra per impedire l'eguaglianza sociale. A tal proposito, Giovanardi ice:

Fino a tre anni fa, ho partecipato a decine di trasmissioni televisive relativamente alla questione dei Dico. C'erano sempre coppie uomo-donna non sposate che lamentavano la mancanza di tutele. Fino a tre anni fa non c'era mai una coppia uomo-uomo, donna-donna perché il problema dei DICO era esclusivamente quello di dare tutele alle coppie eterosessuali non sposate. Improvvisamente si è capovolta la situazione e oggi le unioni civili sono esclusivamente tra uomo e uomo e donna e donna e quello che era il problema principale fino a tre anni fa è stato degradato al terzo livello di protezione. Sempre meglio del quarto, quinto e sesto livello ma il codice civile viene fatto a fette. Ma come viene fatto a fette?

A completare lo show, alcune farneticazioni sulla stepchild adoption:

In Commissione non siamo mai arrivati a trattare l'articolo 5, in tema di adozione e figliastri, in quanto se ciò fosse stato possibile avremmo fatto alcune osservazioni. Voi andate in televisione a dire che chi ha commissionato il feto all'estero (cioè il padre che è andato a comprare l'ovocita da una donna e poi l'ha inserito in una donna del terzo mondo) si è poi preso il bambino e vi chiedete cosa fa il bambino, che ormai è in Italia, se il padre muore. Secondo la nostra legge, il magistrato ne consente l'adozione da parte del partner, che non è né padre, né madre, se c'è un rapporto affettivo consolidato.
Quindi, la normativa italiana prevede già tale fattispecie. Il cosiddetto disegno di legge Cirinnà rende invece automatico il meccanismo, con la conseguenza che tutti si recheranno all'estero per avere un bambino perfetto. Addio alle adozioni: ricordo che, ad oggi, le coppie regolarmente sposate in Italia che chiedono di adottare un bambino sono 10.000 e che i bambini adottabili sono 1.000 l'anno.
Quindi ogni anno ci sono 10.000 coppie regolarmente sposate, che sono state autorizzate dai tribunali, che hanno superato il vaglio dei servizi sociali, che si mettono in fila e, di queste, 1.000 riescono ad adottare un bambino e per le altre 9.000 non ci sono bambini da adottare: rimangono in fila. All'estero accade lo stesso: 3.600 domande, accolte 1.800, perché i bambini adottabili sono pochi.
Termino. In questa situazione noi, naturalmente, dobbiamo andare a prendere i bambini, che sono quelli che danno, non è che uno li possa scegliere (magari hanno problemi o malattie); immaginate che succederà ai bambini con problemi e malattie se passa l'idea che, invece, pagando 100.000 euro si può andare all'estero e portarsi a casa il bambino selezionato eugeneticamente. E, come dicono i contratti, se la gestazione va male, la fanno abortire perché il bambino lo vogliono perfetto.
1 commento