In piazza per svegliare l'Italia


Mancano solo poche ore e in centro piazze d'Italia si darà voce all'amore con una grande mobilitazione nazionale a sostegno dei diritti civili e del progetto di legge sulle unioni civili. Ad aggiungersi alla nostra voce ci saranno anche i presidi di Londra, Copenhagen, Dublino, Limerick, Berlino, Francoforte e Monaco, nati spontaneamente per sostenere dall'estero una battaglia già vinta in gran parte dei Paesi europei.
Sarebbe ridondante ricordare l'importanza di esserci e di far sentire la propria voce, dato che il delegare significa lasciare che siano gli altri a scegliere per la nostra vita. Purtroppo viviamo in un epoca dove c'è chi non manifesta per migliorare la propria vita ma per peggiorare quella altrui, magari nella convinzione di poter ottenere un qualche beneficio personale.
Che piaccia o no, le famiglia gay già esistono e devono essere riconosciute. Non è negando loro la dignità umana che le si può far scomparire, semplicemente le si danneggia per sadismo e pura cattiveria. Ma tutto ciò è inaccettabile in un paese civile, motivo per cui tutta la società ha il dovere di scendere in piazza e ricordare che la vita altrui non è getto di compromessi al ribasso o carne da macello per le proprie campagne elettorali: la vita altrui va rispettata a difesa. Per il bene di tutte le famiglie e di tutti i bambini, e non solo per quelli più graditi alle alte cariche ecclesiastiche o a chi dice di voler "difendere" i bambini anche se poi l'Italia è al primo posto in Europa per il turismo sessuale.

Ovviamente anche Gayburg sarà in piazza, motivo per cui tutti gli aggiornamenti sulla giornata e sulle piazze giungeranno solo in serata. Per eventuali aggiornamenti in diretta dalla piazza di Milano, l'appuntamento è sulla pagina Twitter di Gayburg.
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