La Nuova Bussola Quotidiana chiede la chiusura delle riviste cattoliche che dissentono dall'integralismo


La Nuova Bussola Quotidiana è uno dei quei giornali che parla di «pensiero unico», di fantomatiche «lobby gay» e di «gaystapo». Sostiene che sia impossibile poter esprimere posizioni diverse da quelle politicamente corrette e promuove l'idea per cui la violenza omofobica debba essere tutelata nel nome della «libertà di opinione».
Eppure, non appena qualcuno osa esprimere opinioni diverse dalle loro, ecco che sono in prima fila per chiedere che a quella persona sia tolto il diritto di pensiero e di parole.

A finire nel loro mirino è la rivista cattolica National Catholic Reporter, ritenuta "colpevole" di aver nominato persone dell'anno una coppia di gay cristiani che si sono sposati.
Nella loro ricostruzione dei fatti, la rivista viene bollata come «sedicente cattolica». Ecco dunque che la premessa è che siano loro a dover decidere che sia sia il cattolicesimo, proponendone una curiosa interpretazione per cui si possa definire tale solo ciò che parla id odio e non di amore.
Ed ovviamente anche il matrimonio fra due persone dello stesso sesso viene sempre scritto fra virgolette, giusto per indicare che loro non sono disposti a riconoscere dignità ad unioni che non siano state contratte da persone eterosessuali. Peccato che quello sia un matrimonio del tutto legale ed il rifiutarsi di pronunciare la parola indicata su un atto appaia come una violenza gratuita.
Ma è sempre attraverso un linguaggio violento ed ideologico che il sito integralista racconta come nell'ultimo editoriale della rivista si racconti che «una coppia cattolica che può raccontare la storia degli effetti positivi del matrimonio tra persone dello stesso sesso è quella di Greg Bourke e Michael DeLeon di Louisville». I due stanno insieme da molti anni, sono cattolici praticanti, sono attivi in parrocchia e sono ben voluti da tutti. Questo è il motivo per cui l'editoriale aggiunge: «Come faremo a vivere in una chiesa con i nostri fratelli e sorelle gay, lesbiche e transessuali? Il tempo del luogo comune dell'"ama il peccatore" è ormai tramontato. La vicenda ci costringe ad interrogarci non su come faremo a vivere una tale situazione ipotetica, ma come faremo a vivere con Greg e Michael». Ed in merito all'omosessualità, afferma che «le risposte della Chiesa sta dando oggigiorno sono confuse, inique e spesso crudeli» ma presto «il consenso prenderà il posto della paura».

Decisamente troppo per il sito integralista, il quale conclude l'articolo con un anatema. Scrive: «Il National Catholic Reporter è a favore del sacerdozio femminile, contraccezione etc. ma nonostante questo ci scrivono leader cattolici e pubblica avvisi pubblicitari di diocesi e parrocchie. Non ci sarebbero invece gli estremi per far chiudere la rivista?».
Ecco dunque che a voler mettere a tacere il dissenso con la censura non è chi invoca protezione contro la violenza omofobia, ma chi si arroga il diritto di scegliere chi possa usare certe parole o di chi possa avere il diritto a vivere. Ecco dunque il volto del vero pensiero unico, voluto dalle vere lobby e non certo da quelle fantomatiche che tanto piacciono alla propaganda. In fondo anche i nazisti erano soliti accusare gli ebrei di ciò i tedeschi fecero loro e, purtroppo, qui la similitudine pare sin troppo sostenibile.

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