Le pagine d'odio su Facebook: «I gay vogliono imporre disturbi sessuali ai bambini innocenti per farli diventare pervertiti come loro»


«Il cancro arcobaleno arriva anche sulla tv dei piccoli. Questi due pervertiti non sono una famiglia, ma due trafficanti di esseri umani che andrebbero rinchiusi in galera a vita. Un tempo sarebbero andati a farsi curare ora vogliono imporre il loro disturbi sessuali ai bambini innocenti, per farli diventare pervertiti come loro». È quanto scrive su Facebook un noto gruppo di istigazione all'odio vicino a Forza Nuova (con tanto di sito web in cui l'odio è finanziato con la pubblicità di Google). Il tema è lo spot Disney in cui è presenta anche una famiglia omogenitoriale.

Come spesso accade, l'odio del gruppo viene nascosto con una finta fede religiosa. Si cita la Bibbia per sostenere che l'omosessualità sia una «patologia mentale da curare» e si cercano di convincere i neofascisti che i gay possano e debbano essere "curati". Ovviamente le loro altre priorità sono l'istigazione all'odio verso gli islamici e la preoccupazione verso la mancata imposizione dei presepi in locali pubblici di uno stato laico. Giusto per sostenere che quello spirito si odio e di intolleranza sia ciò che li rende dei buoni cristiani.
Dinnanzi a tutto ciò, la domanda non è tanto perché Facebook o Google non li cancellino, ma domandarsi perché la procura non abbia ancora aperto un'indagine per istigazione all'odio e nessuno sia ancora andato a stanare questi personaggi. Affermazioni simili non sono omofobe, sono criminali. E vanno denunciate.

Intollerabili sono anche i commenti. Un tizio dice: «L'unico diritto che devono avere queste persone è lavorare e pagare le tasse e in camera loro facciano quello che vogliono senza avere pretese. Che vogliamo fare? I manicomi li hanno chiusi. Più tollerante di cosi' non posso essere». Un'altra aggiunge: «Il futuro sarà di nessuna certezza,nessun limite,senso di onnipotenza che porterà a una società senza ideali principi. Ma essendo gai almeno faranno feste con le piume». Ed ancora: «Il genderismo è pedofilia».
Ma a far ben comprendere chi sia la gente che scrive queste cose e che supporta certi gruppi omofobi è chi scrive: «Chissà perché quando c'era Mussolini questi "esseri abominevoli" non facevano gli spacconi!».

Dinnanzi a quello schifo, 46 persone hanno avuto il coraggio di cliccare "Mi piace". Tra loro, tanti hanno profili con immagine sacre e richiami a Gesù Cristo. Ma ancor più preoccupanti sono un fan della Manif Pour Tous che si presenta come professore presso un Istituto Comprensivo di Pisa (e che quindi rischia di avere contatti con dei ragazzi, magari anche lgbt) e un personaggio politico che si indica come presidente del Movimento Cristiano Lavoratori Cassano Ionio a nome dell'UDC Calabria.
Insomma, siamo in uno stato dove la propaganda d'odio viene fatta alla luce del sole con persone che indicano tranquillamente i loro nomi o i loro posti di lavoro senza che nessuno muova un solo dito per farcire una crociata che mette seriamente a rischio l'incolumità di migliaia di ragazzi lgbt. E qualcuno firma pure con un simbolo di partito.
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