Tempi usa il Vangelo a fini politici e minaccia punizioni divine per chiunque non si presenti al Family day


La rivista ciellina Tempi pare pronta a tutto pur di impedire che tutti gli uomini possano avere pari dignità dinnanzi alla legge, al punto da risultare tragicomico in un lungo articolo intitolato "Cosa deve tenere presente un cattolico sulle unioni civili".
Nel testo il periodico integralista prova a presentare una serie di motivazioni (e di minacce) volte a sostenere che la loro ideologia non possa essere messa in dubbio e che ogni buon cristiano debba impegnarsi a correggere l'errore di Dio che evidentemente non è stato tanto bravo nel creare un mondo in cui sia presente anche la diversità e non solo tanti piccoli cloni di Luigi Amicone.

La prima motivazione addotta è che «da cattolici bisogna opporsi alle unioni civili in quanto è il mondo che si deve adeguare alla Chiesa e non la Chiesa al mondo, per due ordini di ragioni: se si è cattolici si deve ritenere che la Chiesa fondata da Cristo sia la depositaria della verità circa il bene dell’umanità; se ci accetta tale premessa, sempre da cristiani, occorre, come suggerisce S. Paolo, ammonire e correggere i fratelli che sbagliano». E quindi «occorre quindi mobilitarsi, mobilitare la Chiesa e lasciarsi mobilitare dalla Chiesa per questa resistenza al pensiero unico che solo i cristiani possono intestarsi per il bene di tutta l’umanità.».
Si sostiene poi che «se il motivo dell’iniziativa individuale basata sulla coscienza non fosse sufficiente, deve e non può non esserlo il motivo della obbedienza che come cattolici si deve alla dottrina teologica e morale della Chiesa, senza ignorarla, dunque, e, soprattutto, evitando che sia sovvertita». In altre parole ,bisogna obbedire senza mettere in discussione nulla. Se la Chiesa invita a fare del male ia propri fratelli, bisognerà obbedire senza discutere quasi come se il libero arbitrio non esistesse e come se non si fosse i primi responsabili delle proprie azioni.
La terza motivazione fornita è che «il cattolico deve sempre essere pronto, con l’esempio dei santi e dei martiri a difendere la propria fede e la propria Chiesa, non esclusa, ovviamente, la dimensione dottrinale e morale del cattolicesimo. Opporsi alle unioni civili che deturpano il santo volto della dottrina morale cattolica, significa, quindi, prendere coscienza della lotta tra la luce divina e l’oscurità del mondo a cui partecipa l’uomo con tutto il proprio essere». Ovviamente è la redazione di Tempi a scegliere che cosa sia il bene o l'oscurità.

In conclusione non poteva mancare la solita minaccia basata sulla strumentalizzazione politica dei Vangeli, utilizzata per sostenere che ci saranno punizioni divine per chiunque non si uniformi al pensieri di Comunione e Liberazione attraverso politiche di stampo fascista volte a negare la pari dignità di tutti i figli di Dio. Dicono:

I cattolici non devono temere di essere bollati come retrogradi, oscurantisti, intolleranti o perfino nemici dello Stato e della democrazia, poiché al giudizio del mondo devono preferire la difesa della Via e della Verità, tenendo sempre ben a mente il precetto del Vangelo che è chiarissimo in questa prospettiva: «Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio» (Lc. 12,8).

Forse è bene ricordare che con le medesime modalità e con le medesime decontestualizzazioni bibliche, il cristianesimo di è macchiato dei peggiori crimini. la torre di babele è stata usata per legittimare la segregazione razziale, la Genesì serviva a giustificare la schiavitù. migliaia di mancini sono stati torturati perché vedeva nella sinistra «la mano del diavolo» e milioni di donne sono state bruciate vive perché osavano avere una personalità (e quindi i sacerdoti le additavano come streghe).

Ma quel che più lascia a bocca aperta è come Tempi paia aver dimenticato la lezione del processo di Norimberga e paia suggerire che essere nazisti disposti ad eseguire gli ordini senza far domande sia una politica ancora attuabile. Eppure qui non si sta giocando, qui si parla id negare il diritto alla vita del prossimo nel nome di un pregiudizio basato sull'ignoranza e sui pregiudizi. E nulla può essere meno cristiano di un'azione violenta contro la vita altrui.
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