Wendy Gritter, ex terapista riparativa, sposa due uomini


Wendy Gritter è stata per anni la direttrice della succursale canadese della Exodus International, chiamata chiamato New Direction. Come in tutti i gruppi di quel genere, anche la sua associazione sfruttava il sentimento religioso per creare sensi di colpa nelle persone omosessuali, spesso colpevolizzando chi decideva di non "cambiare" orientamento sessuale per "diventare" eterosessuale. Il tutto chiedendo tariffe orarie di 98$ all'ora (perché, è bene ricordarlo, quelle torture sono un risultano un business milionario per le organizzazioni religiose).
Se la Exodus ha chiuso i battenti nel 2013, quando il direttore ammise come le fantomatiche terapie praticante fossero inutili e dannose, la donna abbandonò il gruppo nel febbraio 2008 con scuse pubbliche per il suo operato. Aveva scoperto che cercare di rendere eterosessuali i gay non funzionava e che quelle "terapie" facevano più male che bene.

Ora l'ex leader del movimento ex-gay è apparsa in un episodio di "Heaven or Hell" e racconta come la sua visione della questione sia profondamente cambiata. Anzi, la donna è stata anche l'ufficiale che ha celebrato il matrimonio fra due uomini.
Durante l'intervista, la donna ha raccontato di essere stata vittima «di un lavaggio del scervello che promuoveva l'odio verso un gruppo di persone» e ironizza su come, senza di lei, «ora ci saranno solo 19 persone alla Ex-Gay Pride Parade». Ma soprattutto la donna spiega come dietro a tutto ciò ci sia solo il denaro: «Ognuno di questi facilitatori della tortura degli ex-gay ha bisogno di sparire per sempre. Farli sparire nel peccato. Gli spazi e le piattaforme che occupano dovrebbero invece essere dedicate ai sopravvissuti alle torture ex-gay, e non coloro che hanno fruttato 100mila dollari all'anno nel cercare di curarci nel nome di Gesù».
Nel video vengono raccolte anche alcune testimonianze di persone che sono state sottoposte a quelle fantomatiche "terapie" che la Chiesa cattolica tenta costantemente di promuovere. «Sono stato costretto a subire elettroshock, bagni ghiacciati e somministrazione di psicofarmaci -racconta un ragazzo- ci sono volute settimane prima che i miei genitori potessero liberarmi».
Un "terapista" racconta come «quello era il lavoro più semplice che avessi mai fatto» e di come «potevo guadagnare anche 17 mila dollari al mese».

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