Adinolfi dice sì all'utero in affitto per gli eterosessuali: se c'è eterosessualità, allora i figli si pagano


È sulla pagine Facebook di Mario Afdinolfi che è comparsa un surreale botta e risposta tra Mario Adinolfi ed un ragazzo che diceva di non comprendere come il garantire tutele giuridiche ai figli della coppie omogenitoriali potesse in un qualche modo «legittimare» la maternità surrogata, così come sostenuto dal leader del movimenti integralista.
Ricorrendo ai soliti insulti personali, Adinolfi afferma: «Davide, la questione è molto chiara: senza il ddl Cirinnà Sergio Lo Giudice non può legittimare la sua pratica di utero in affitto e condannare quel bambini a essere figlio di die papà e nessuna mamma, anche per la legge. Con il ddl Cirinnà, potrà. Questo è il punto e potete inventare quello che volete, ma questo è legittimare l'utero in affitto nell'ordfinamento giuridico italiano». A quel punto il ragazzo nota: «Scusa eh. Ma per le coppie etero, seguendo il tuto ragionamento, è già legittimo dal 1983». Gravissima è la risposta di Adinolfi, il quale scrive: «Nel caso di coppia etero è salvaguardato il diritto del minore ad avere una mamma e un papà».
Ecco dunque che si svela il tutto: ad Adinolfi va benissimo che due eterosessuali possano andare in Ucraina e in Russia a sfruttare delle ragazze povere per ottenere figli a pagamento, ma non gli va bene che due gay possano recarsi in Canada dove una donna possa dar loro un figlio in uno stato dove la legge impedisce qualsiasi passaggio di denaro proprio per evitare possibili sfruttamenti.
Una posizione che peraltro oscura le falsità dette da Adinolfi, dato che Lo Giudice non ha bisogno della Cirinnà per avere diritti sui figli, dato che da trent'anni esiste una legge che permette la stepchild adoption. L'unica differenza è che i processo sarebbe più semplice e che il bambino avrebbe maggiori tutele anche nel caso in cui i genitori non possano affrontare lunghe e costose battaglie legali. Ma dinnanzi a chi criminalizza un qualcosa per poi legittimarla se ad accedervi è una coppia eterosessuale, forse ogni discorso sulla coerenza delle sue parole pare destinato a scomparire nel nulla. Qui è evidente che esista solo la volontà di discriminare sulla base di meri pregiudizi.
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