La propaganda de Il Giornale: «Reversibilità tolta alle vedove per estenderla alle coppie gay»


Prosegue senza sosta la demonizzazione delle famiglie gay da parte de Il Giornale. Dopo aver cercato di sostenere che i gay avrebbe dato cittadinanza agli immigrati, ecco che si è passati allo sfruttamento delle paure degli anziani attraverso un articolo volto a fargli credere che i gay gli ruberanno la pensione.
Sergio Rame ha firmato un articolo dal titolo "Renzi taglia la reversibilità alle vedove e la estende alle coppie gay", nel quale afferma:

Maurizio Gasparri smaschera Matteo Renzi. Esponenti vicini al premier vogliono rivedere le pensioni di reversibilità, ovvero quelle erogate agli eredi alla morte del pensionato o del lavoratore che muore avendo maturato i requisiti per l'assegno. Peccato che, una volta approvato il ddl Cirinnà sulle unioni civili, le coppie omosessuali godranno della reversibilità che viene, invece tagliata alle vedove.

Si premette dunque che l'affidabilissima fonte della notizia sia Gasparri, ossi un uomo che venderebbe la l'utero della madre pur di veder negati i diritti costituzionali delle minoranze. E per rincarare la dose, Il Giornale si affida ad un'altra attendibilissima fonte come Matteo Salvini, il quale afferma: «Così fregano migliaia di persone, soprattutto donne rimaste vedove, rubando contributi effettivamente versati, per anni. Un governo che fa cassa sui morti mi fa schifo».

Naturalmente pare inutile ricordare che anche i gay versano i contributi, nonostante Salvini e Gasparri vorrebbero vedere i loro soldi utilizzati esclusivamente dalle coppie eterosessuali. Ed infatti Gasparri tira iin ballo i gay nell'asserire: «Renzi ci spieghi i motivi di questo vergognoso atto di ingiustizia sociale che va a colpire le persone più deboli per privilegiare pochi si danneggiano tanti».
Gli fa eco il giornalista de Il giornale, pronto ad asserire che «Chi è stato privato di un affetto ora rischia anche di non avere più ciò che economicamente gli spetta per continuare ad andare avanti. Nel frattempo, però, il ddl Cirinnà sulle unioni civili amplia la platea dei beneficiari in termini imprevedibili e suscettibili di ulteriori comportamenti opportunistici».
In altre parole, stanno proponendo la schiavitù delle persone lgbt, chiedendo che abbiano minori diritti per sovvenzionare i privilegi a cui questa gente ambisce. In fondo è giusto che un gay debba morire di fame se le due moglie di Adinolfi vogliono la reversibilità!

Interessante è comunque notare come l'intero discorso non tenga in considerazione come anche gay e lesbiche vedranno i medesimi tagli ai privilegi sono ad oggi goduti dalle coppie eterosessuali, ennesimo motivo per cui appare propagandistico (se non criminale) cercare di sostenere che il dddl Cirinnò toglierà qualcosa agli etero per darlo ai gay.
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