Liguria, il consigliere leghista: «Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno»


Giovanni De Paoli (al centro nella foto) è consigliere leghista che ha portato il gonfalone della Regione Liguria al Family Day. Al termine della seduta della commissione regionale in cui si discuteva di legge regionale sulla famiglia, l'uomo avrebbe dichiarato: «Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno».
«Ci siamo sentiti gelare il sangue, perché parlava anche di nostro figlio -racconta Stefania Gori, rappresentante Agedo a cui era rivolta la frase- credo che sia allucinante questo comportamento, tanto più da un rappresentante pubblico. Il consigliere De Paoli stava dicendo che non condivideva l'omosessualità e noi ribattevamo, ma tutto avveniva con grande calma, l'importante è che ci sia amore, tra due persone. A quel punto, mio marito, Manrico Polmonari, ha chiesto al consigliere cosa avrebbe fatto se avesse scoperto che suo figlio è omosessuale. E De Paoli ha risposto con quella terrificante frase: "se mio figlio fosse omosessuale lo brucerei nel forno"».
Il consigliere regionale ha smentito a metà la frase, sostenendo: «Non ho detto quella frase ma sono tradizionalista, lo ammetto. Non potrò mai ammettere quelle cose dei figli omosessuali. Dite che ho esagerato? Dico sempre la verità. È quello che pensa la gente. La famiglia è un papà e una mamma, un nonno e una nonna. Cosa farei se avessi un figlio omosessuale? Se fosse una malattia lo curerei, ma invece penso sia un vizio e non ci sarebbe nulla per guarirlo. Io non chiedo scusa a nessuno, io non parlavo di loro, parlavo di cose mie, di cosa avrei fatto io, parlavo della mia posizione. E la commissione era finita».
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