Luciana Littizzetto agli omofobi: «Potete incatenarvi ad Adinolfi, ma non potete fermare il futuro»


Ancora una volta Luciana Littizzetto è tornata a sfoggiare dei nastrini arcobaleno a sostegno delle unioni civili durante il suo intervento a Che Tempo Che Fa e, ancora una volta, non si è trattenuta dall'attaccare una politica che pare prendere poco sul serio i diritti dei cittadini.

Durante il suo interventi, la comica torinese ha raccontato:

Il super canguro non è un bestione australiano con i piedi lunghi e il muso da topo. E neanche l'han chiamato così perché i gay per avere due diritti devono espatriare in Australia. Il super canguro è un modo che ha la maggioranza di saltare tutti gli emendamenti delle opposizioni e di arrivare all'approvazione della legge.
Cioè, quando il dibattito si fa incasinato, il super canguro fa: "adesso avete rotto i cogl**ni" e si arriva all'approvazione della legge. Questo è.

Questa settimana è successo che i grillini, che erano d'accorso con la legge sulle unioni civili, han detto no. Ma non hanno detto no alla legge, hanno detto no al super canguro. E io un po' li capisco, perché che affidamento può dare uno che va in giro con i figli nella tasca davanti? Poi è anche vero che la maggioranza sembra il bar di Guerre Stellari, perché dentro c'è qualsiasi cosa: Alfano, Verdini, Giovanardi... manca Obi-Wan Kenobi, Darth Fener e i cugini di campagna. Però, perché dire dicono no? Perché i grillini vogliono votare tutti gli emendamenti per questione di puntiglio.
È un po' come se Belen venisse da te e ti dicesse: "Ciao fabio, qual'è il tuo sogno? Questa sera sono pronta a realizzarlo". E tu non uscissi con lei perché lei ha scrritto "qual è" con l'apostofo. È questo l'esempio.

E che cosa sono gli emendamenti? Sono die modi che ha l'opposizione per dire: "Guarda, la legge che vuoi approvare non mi piace. Secondo me deve essere cambiata così". Quindi cono anche delle cose positive gli emendamenti.
Peccato che adesso, quando uno vuole fare ostruzionismo, ne fa tantissimi di questi emendamenti. Una quantità spropositata. E molti sono fuffa. Sono una banana nel tipo di scappamento della legge. Qui solo il 5% sono sensati, gli altri sono degli "emerdamenti".

A quel punto ha mostrato alcuni degli emendamenti proposti:

Emendamento 1.831 di Malan: «Sostituire le parole "un'unione civile" con "un'unione Renziana"». vediamone un'altro: «All'articolo: "presso gli uffici dello Stato civile di ogni comune italiano è istituito un registro delle unioni civili tra persone dello stesso sesso" cambiare "italiano" con "libico"». Andiamo avanti. «Al comma 6, terzo periodo, sostituire le parole "facendone una dichiarazione" con la seguente: "inviando un SMS"». ne vediamo ancora un altro: «Al comma 2, sostituire le parole "stesso sesso" con le seguenti "stradario cittadino ai fini del rispetto delle pari opportunità nell'assegnazione dei toponimi"».
No, capite? Uno può scrivere qualsiasi cosa. Qualsiasi cosa pur di bloccare la legge. E allora uno dice: non cuoi il super canguro? Altro che canguro, anche un pachiderma deve spianarli tutti.
Se sono degli emendamenti sensati ci mancherebbe, ma se sono balenghi.

Poi ha concluso:

Io volevo dire una cosa a tutti quelli che sono contro questa legge. Prima o poi questa legge si farà. Per forza si farà. Magari senza un pezzo o completa, questo non lo so, ma si farà. Potete produrre tutti gli emendamenti che volete. Potete scrivere sul Pirellone "Viva la gnocca, abbasso Luxuria che la gnocca non ce l'ha". Potete mettervi tutti le giacche di Formigoni e andare a sfilare nei campi di granoturco. Potete incatenarvi ad Adinolfi e dire: "Va bene ci fermiamo qua". Ma non potete fermare il futuro. I neri hanno ottenuto i diritti, le donne votano, c'è il diritto di sciopero e abbiamo anche il divorzio. Quindi, per piacere, andate avanti che ci sono miliardi di altre cose da fare in Italia.

A quel punto si è inserito Fabio Fazio, aggiungendo: «Oltretutto non è solo fermare il futuro ma è anche non riconoscere il presente. È semplicemente questo: vedere come già stanno le cose. Bisogna aprire gli occhi».

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