Malan: «La legge sulle unioni civili servirà anche a svuotare i Centri di identificazione ed espulsione»


Dopo aver aperto le porte del Senato ad associazioni integraliste come ProVita Onlus e ai loro convegni di disinformazioni volte a cavalcare la bufala della maternità surrogata come arma per introdurre distinguo si stampo fascista nel diritto di famiglia (sappiamo bene che chi sostiene che il ddl Cirinnaà apre le porte alla maternità surrogata, è è disinformato è è in malafede), il senatore Lucio Malan prova ora a cavalcare anche il razzismo.
All'interno della sua incessante campagna volta a chiedere che i gay siano ritenuti inferiori agli eterosessuali sulla base di caratteristiche naturali, al pari come come i fascisti perseguitarono gli ebrei, l'uomo si è spinto ora a sostenete che le unioni civili apriranno le porte ad un'immigrazione selvaggia. L'idea alla base del suo ragionamento è che tutti i gay sposseranno un extracomunitario e gli concederanno la cittadinanza italiana.

A spiegare la posizione del senatore è un articolo de Il Tempo dal titolo "Vuoi la cittadinanza italiana? Diventa gay". Utilizzando un linguaggio torbido e utile alla propaganda (non dimentichiamoci che Il tempo continua a pubblicare articoli di Brandi e di ProVita al fine di diffondere omofobia ed odio verso le minoranze), il quotidiano scrive:

Malan, con un appassionato intervento, ha dimostrato, articolo su articolo, che il disegno di legge Cirinnà istituisce il matrimonio gay. Equipara cioè di fatto l’unione civile tra omosessuali al matrimonio. Uno dei punti su cui si è soffermato Malan è stato la trasmissione della cittadinanza, che nelle unioni civili «funziona» esattamente come nel matrimonio.
«Chi stipulerà un’unione civile - ha detto il senatore di FI - oltre al bonus della reversibilità potrà anche passare la cittadinanza allo straniero. Forse - ha aggiunto - svuoteremo i Cie, i Centri di identificazione ed espulsione, perché passeranno tutti attraverso gli uffici dell’anagrafe». In questo punto l’intervento del forzista sugli immigrati è stato a lungo applaudito dai senatori di Fi, Area popolare, Gal e Lega.

Insomma, se gli omofobi non bastano, ecco che Malan fa appello pure ai razzisti. Così si delinea una linea politica del Pdl pronta ad usare qualunque avversione innaturale verso il prossimo al solo fine di istituzionalizzare l'odio. Con buona pace per i diritti altrui e per la Costituzione.
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