ProVita paragona i gay a dei ladri che scippano la pensione alle vecchiette


Non passa giorno senza che l'associazione ProVita tendi di alimentare l'odio verso le persone lgbt. Questa volta lo ha fatto raffigurando i gay come dei ladri, sostenendo che rubino la pensione alle vecchiette.

L'affondo viene lanciato in un vergognoso articolo intitolato "Unioni civili: dare diritti non toglie diritti? Davvero?". Partono nel sostenere che «La pensione di reversibilità sta per essere trasformata in una prestazione assistenziale e non più previdenziale» e che «La conseguenza di questa legge delega sarà che una vedova sola, senza reddito, ma con una casa (che non si mangia, ma che alza molto il reddito Isee), perderà la reversibilità del marito. Dicono i sindacati, infatti, questa riforma colpisce in particolare le donne di oggi, che avranno già pensioni poverissime a causa di lavori intermittenti e del sistema contributivo».

Ma dato che delle vecchiette non gliene frega nulla e che l'obiettivo è gettare fango attorno ai gay, si passa immediatamente a sostenere:

Intanto coincidenza vuole che si sta premendo per approvare il ddl Cirinnà, che estende il diritto alla reversibilità alle unioni civili omosessuali. Bella coincidenza: le nostre povere casse previdenziali, sull’orlo della bancarotta, devono sobbarcarsi il mantenimento dei conviventi omosessuali (e –si badi bene– non di conviventi di altra specie, tipo fratelli, cugini, amici, nipoti, il che è già di per sé una grave discriminazione). Guarda caso, intanto, zitti zitti, stanno prevedendo di risparmiare sulla pelle delle vedove. Non sarà che per dare la reversibilità al partner omosessuale la tolgono alle vedove che hanno lasciato il lavoro per accudire la famiglia?
Dicono che dare diritti a tutti non toglie diritti a nessuno… Ma ne siamo davvero sicuri?

Naturalmente l'associazione ci tiene a sostenere che due gay uniti civilmente non debbano essere paragonati ad una coppia sposata ma a dei fratelli o degli amici, afferma che i loro contributi debbano essere dati nelle mani dei soli eterosessuali in base ad una nuova forma di schiavitù, fregandosene di quei gay che non arrivano alla fine del mese dato che ad interessargli sono solo gli eterosessuali. Insomma, una vecchietta con una casa varrà più di un gay che merita di morire di fame dopo aver pagato gli stessi contributi di chi si godrà i suoi soldi, no?

E giusto per fare inutile polemica e spaventare le vecchiette, l'associazione di Brandi aggiunge:

In Germania, intanto, all’indomani dell’approvazione del matrimonio gay – guarda caso, sarà un’altra coincidenza? – è stata abolita proprio la pensione di reversibilità. Sono tutte coincidenze? Ma ne siamo davvero sicuri?
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