Il ministro Giannini: «La teoria gender è una truffa culturale. Non è giusto che un numero così sparuto di genitori decida per tutti gli altri»


Secondo ProVita, l'educazione al rispetto è un «ennesimo attacco all'umanità e soprattutto ai bambini in tutto il mondo». Questa non è che una delle innumerevoli frasi terroristiche che l'associazione di estrema destra spaccia come una verità rivelata (spesso perché non ci sarebbero neppure argomentazioni a supporto). La modalità comunicativa scelta è identica a quella del nazismo, in cui la paura era un'arma utilizzata per giustificare l'oppressione altrui: come i nazisti, anche loro cercando di cavalcare le paure, accusano le loro vittime di ogni male e inneggiano ad una superiorità "razziale" che sostengono sia basata sull'orientamento di nascita.
Tutto questo è una truffa culturale. A ribadirlo ancora una volta è il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. Durante un convegno svoltosi a Perugio, le è stato chiesto un commento alla ridicola crociata di Adinolfi e ProVita contro il film "Kung Fu Panda 3". A nome del governo, il ministro ha affermato: «C’è un clima da caccia alle streghe, siamo davanti ad una strategia dell’odio e dell’intolleranza. Non è giusto che un numero così sparuto di genitori decida per tutti gli altri. Si sta cavalcando una storia senza senso. In questo caso non parliamo nemmeno di una coppia omosessuale. Si tratta di un genitore putativo e di uno biologico che si incontrano e vivono questa paternità diversa. Non capirei le ragioni di questa opposizione neanche se si fosse trattato di una coppia gay, ma la capisco ancora meno data la trama del cartone animato».
Nell'occasione si è parlato anche di quella fantomatica «ideologia gender» che pare esistere solo nelle menti di chi la attacca. La Giannini ha così aggiunto: «Il tema "gender" così come è stato discusso nel nostro Paese è una truffa culturale. Non esiste un tema gender nella Scuola e nel dibattito educativo, esiste una sensibilità alle pari opportunità e alla lotta alle discriminazioni che noi stiamo, credo con convinzione e come dovere culturale, cercando di portare avanti».

E per chi volesse approfondire il tema, mercoledì 20 marzo a Verona si svolgerà un convegno dal titolo "Giù le mani dai bambini" che si prefigge di spiegare perché il tema "no-gender" non sia altro che una colossale truffa fondata sull'inconsistenza scientifica. Si approfondirà anche come sia stato possibile che una simile follia si sia diffusa a macchia d'odio sul territorio italiano, favorendo la nascita di argomentazioni pseudoscientifici sull'inattualità dell'omogenitorialità e sull'uso dei bambini come scusi umani a cui attribuire la necessità di una battaglia contro la civiltà
A garanzia della conferenza è come l'associazione ProVita abbia mostrato molto nervosismo dinnanzi a quelle argomentazioni, un motivo in più per ascoltare con interesse le'ennesima conferma di come quel movimento basi le proprie tesi solo sull'odio e non certo su convincimenti razionali degni di nota.
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