ProVita: «Il sesso sicuro serve a propagandare immagini pornografiche e l'omosessualismo»


C'è un momento in cui verrebbe voglia di alzarsi e chiedere: «C'è uno psicologo in sala?». Già, perché ne servirebbe uno davvero bravo per cercare di capire che cosa passi per la mente di quelli di ProVita Onlus.
All'interno della loro incessante campagna di istigazione all'odio verso i gay, ecco che l'associazione non si è fatta scappare l'occasione di utilizzare persino le malattie sessualmente trasmissibile per i loro scopi politici. Ed è così che nelle loro pagine ci si può imbattere in articoli dal titolo "Propaganda gay, pro o contro l'HIV?". Ed è in quelle righe che si legge:

Per combattere la diffusione del’HIV cosa ti consigliano? Di indugiare nella promiscuità, utilizzare il tuo corpo come meglio credi e praticare relazioni omosessuali. Tutto questo per venderti preservativi (e dietro c’è chi ci fa un sacco di soldi) che, come si sa, hanno margini di fallibilità pericolosi che aumentano in proporzione rispetto al numero di relazioni avute.A questo si aggiunge l’utilizzo delle battaglie per il cosiddetto “sesso sicuro” per propagandare immagini pornografiche e l’omosessualismo, come del resto in Italia è accaduto nelle scuole dove l’Arcigay spadroneggia. (A Reggio Emilia li abbiamo denunciati per aver distribuito materiale osceno agli alunni minorenni).

E già qui non si capisce. Basta il buonsenso a capire che un gay sarà portato a far sesso con una persona dello stesso sesso, così come un etero andrà verso una persona del sesso opposto. Ognuno sarà chiamato a seguire la propria natura e non è chiaro in che modo qualcuno dovrebbe poter alterare tale processo. A mano che Brandi non sia fermamente convinto di essere etero solo perché nessuno gli ha mai suggerito di andare con un altro uomo, difficile è comprendere come si possa anche solo ipotizzare una cosa simile. Sostenere che l'omosessualità possa essere «propagandata» è una follia.
Ed ancora non si comprende cosa c'entri quello stano discorso sul sesso sicuro (senza virgolette). L'auspicio è forse che i ragazzi siano colpiti da gravi malattie se osano fare del sesso prematrimoniale? Sarà, ma che a Brandi piaccia o no, difficilmente una adolescente deciderà di restare puro e casto solo per far piacere a lui, motivo per cui è bene sappia come limitare al minimo i rischi.
Sostenere che i preservativi siano un'invenzione delle cause farmaceutiche è follia. Basti pensare a come già nel 1350 a.C. gli egizi utilizzassero vesciche e intestini animali ben oleati durante i rapporti sessuali, a testimonianza di come si sia trattato di una fra le prime invenzioni a cui l'uomo ha pensato nel corso della sua storia. E riguardo alla teoria secondo cui il sesso sicuro servirebbe a «propagandare immagini pornografiche e l'omosessualismo» non rimane che sventolare bandiera bianca: una simile frase appare assurda e incomprensibile!
Riguardo alla denuncia presentata a Reggio Emilia, interessante è notare perché l'associazione pubblicizzi i suoi esposti e non gli esiti processuali: semplice, perché hanno sempre perso. In quel caso si trattava di materiale informativo che non conteneva nulla di pornografico, tant'è che l'unico modo che gli è rimasto per sostenerlo è il citare sé stessi come prova di ciò che loro stessi sostengono. Comunque sia, qui trovate il volantino in questione giusto per potervi fare un'idea dell'utilità che potesse avere e del danno che ProVita potrebbe aver causato agli studenti di una scuola superiore nel cercare di impedire che potessero accedere a quelle informazioni di vitale importanza per la loro salute.
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