Adinolfi invita i politici "cristiani" ad agire come jihadisti per imporre la sua "morale"


Mario Adinolfi è uno dei quei personaggi che pare voler rendere il mondo un posto peggiore. A Milano si aprono rifugi di emergenza in cui accogliere gli adolescenti lgbt che vengono allontanati dalle famiglie a causa dell'ideologia che lui propaganda, ignare vecchiette vengono ingannate da chi va in giro a sostenere che si stia approvando il matrimonio egualitario (anche se ben sappiamo che purtroppo così non è) e le statistiche parlano di un incremento dei crimini di odio omofobia che pare difficile non accostare al crescere della propaganda integralista.
Di contro, Adinolfi si sta gustando la sua celebrità e pare disposto a tutto pur di acquisirne di nuova attraverso. Si sta alleando con i gruppi di estrema destra e legittima qualunque pregiudizio pur di sostenere che lui è l'uomo da votare se si odiano i gay e se si vuole uno stato in cui non ci sia spazio per gli altri.
Solo pochi anni fa proponeva l'introduzione del matrimonio egualitario, mesi fa si diceva favorevole alle unioni civili ma non alla stepchild adoption ed oggi lo troviamo pronto a sostenere che i diritti civili devono essere contrastati nel nome di Dio. Esatto, quello stesso Dio che viene strumentalizzato ed offeso dalle indecenti parole dell'inno del suo partito.

Ad essere interessati alla sua opinione e alla sua legittimazione d'odio sono sempre e solo giornali ben schierati a sostegno dell'integralismo più rigido, motivo per cui è ancora una volta Intelligonews a dargli spazio. Dopo aver sostenuto che l'iter della legge sulle unioni civili sia stato scorretto dato che non è stato affossato dai trabocchetti che la sua gente aveva piazzato lungo la sua strada, vergognoso è come l'uomo sostenga che la legge possa essere fermata solo da sedicenti "cattolici" pronto a sostenere le loro personali convinzioni debbano essere imposte per agli altri a dispetto dei più basilari diritti civili.

Utilizzando le solite frasi volte a sostenere che il mondo intero condivida le sua ideologia, afferma:
Dipenderà dai deputati cattolici. Dipenderà dai molti deputati cattolici presenti all’interno del Pd, ma anche dai tantissimi che sono stati eletti nel 2013 su un programma alternativo a quello del Pd e che erano esplicitamente contrari al matrimonio omosessuale e ora, invece, supportano il Pd nell’area della maggioranza. È su questi deputati cattolici che ricadrà la responsabilità: purtroppo, abbiamo già vissuto un tradimento al Senato e come Popolo della Famiglia auspico che alla Camera, il tradimento non sia perpetrato e che i parlamentari cattolici, anche dopo aver letto la Amoris Laetitia di papa Francesco, abbiano chiaro qual è il magistero della Chiesa su questo argomento. In questi giorni, ho avuto uno scontro anche pubblico, con alcuni esponenti cattolici dell’area renziana come Giorgio Tonini e Stefano Ceccanti che provavano a spiegarmi le loro ragioni di merito, proprio in quanto cattolici a favore del ddl Cirinnà. A me pare evidente che l’introduzione del matrimonio omosessuale con un’altra dicitura –quella di unioni civili– è assolutamente incompatibile con il magistero della Chiesa, con la dottrina sociale cristiana, anche alla luce delle conclusioni del recente Sinodo dei vescovi. Non ci sono elementi di ambiguità in materia.

Insomma, l'aucupio è che in Italia avvenga ciò che sta avvenendo in Siria, dove le più basilari regole civili vengono calpestate nel nome dell'ideologia religiosa. Il mondo che Adinolfi spera di lasciare alle figlie è un Paese in cui l'uomo non possa compiere scelte, ma debba obbedire alle imposizioni di qualcun altro.
Se la legge deve imporre la morale cattolica a tutti, chi sarà la prossima vita? Si impedirà agli atei di sposarsi? Si sosterrà che un mussulmano non è abbastanza cattolico per avere il diritto di vivere? Nello stesso momento in cui esortano i parlamentari ad agire come jihadisti disinteressati ai più basilari diritti civili, evidente è la piega verso cui si sta andando incontro.
In modo analogo, è interessante notare anche come Adinolfi cerchi di alimentare odio verso le minoranza parlando di fantomatiche "lobby gay", poi suoi giornali dei suoi amichetti non perde tempo a sostenere che i politici debbano eseguire i dettati di lobby assai più reali.
da definizione, una lobby è un «gruppo di persone che sono in grado di influenzare a proprio vantaggio l'attività del legislatore e le decisioni del governo o di altri organi della pubblica amministrazione». Adinolfi ddice che i sedicenti "cristiani" debbano influenzare le scelte del governo per imporre la volontà espressa da una stato straniero. Se questa non è una lobby...
3 commenti