Fratelli d'Italia tenta di seminare isteria: «Il gender esiste, ce l'ha detto ProVita»


Non esiste alcuna fantomatica «ideologia gender» e in campo accademico nessuno ha mai parlato di indifferenziazione sessuale, sessualizzazione precoce dei bambini o omosessualizzazione del mondo. Quello che esiste è un movimento integralista che ha ideato a tavolino dell false teorie con l'unico scopo di attaccarle.
Il gioco è semplice: ci si inventa qualcosa di folle, si sostiene che qualcuno voglia imporre quelle follie e si attacca della gente che non ha mai pronunciato quelle parole sulla base delle finte accuse che sci si è inventati. Il tutto, ovviamente, con il fine nascosto di creare isteria e di ottenere vantaggi politici dopo aver promesso fantomatiche "soluzioni" ad un problema che di fatto non esiste.
Non stupisce dunque se Gianfranco Amato è ospite fisso della Lega Nord o se l'associazione ProVita abbia forti legami con Fratelli d'Italia e Forza Nuova. Loro propagandano un finto problema, quei partiti raccolgono voti dopo aver sostenuto che imporranno discriminazioni istituzionalizzate che impediranno ai figli dei bigotti di poter essere gay.

L'ennesima testimonianza di questi legami politici ci giunge da Trento, dove Fratelli d'Italia è tornata ancora una volta a strumentalizzare l'omofobia a fini propagandistici. Ed è così che daranno vita ad un convegno in cui le premesse sono giù un programma:

La teoria del gender che incombe sui nostri ragazzi, introdotta a forza in ogni ordine e grado delle nostre scuole, è l’elemento protagonista di quest’incontro che si prefigge di raccontare, alle persone che vorranno essere presenti e alla stampa, i fatti così come sono, né più né meno. La serata vuole infatti essere un momento informativo su quanto avviene nelle scuole italiane, spesso all'insaputa, o peggio contro la volontà, delle famiglie.

Per sostenere tali tesi, dicono di voler mostrare dei casi concreti. Peccato che poi svelino anche quali sarebbero le fonti di quella testimonianza: due associazioni note esclusivamente per una battaglia anti-gay basata sulla diffusione di bufale propagandistiche (in gran parte già sbugiardate). Eppure Fratelli d'Italia pare non aver vergogna nell'annunciare:

I casi sono stati selezionati cercando di fornire una panoramica variegata di eventi, traendo informazioni dalla vasta documentazione di Notizie ProVita, del Comitato Articolo 26 e da quanto i media hanno portato a nostra conoscenza.

Il comunicato non manca poi di tornare a cavalcare l'ingrediente del populismo e dell'isteria nell'asserire che ci siano tutte le ragione di essere preoccupati se nella scuola dei propri figli si parlerà di educazione al rispetto o di contrasto all'omofobia:

Il nostro auspicio è quello di dare alle famiglie degli strumenti per ‘comprendere’ l’indottrinamento gender al quale, in alcune realtà, sono sottoposti i loro figli, nonché delle indicazioni su come, eventualmente, reagire. Siamo infatti purtroppo certi che quello che oggi accade nel resto del Paese, domani farà capolino anche in Trentino Alto-Adige, nonostante le assicurazioni e gli spegiuri di tutte Istituzioni interessate. Dobbiamo essere pronti a farvi fronte senza indugi, senza remore, senza tentennamenti, perché in gioco non c’è solo il nostro futuro, ma l’avvenire dei nostri ragazzi.

Ovviamente si parte dal presupposto che si tratti di ragazzi siano tutti etero dato che l'intento è quello di gettare le basi per negare il diritto alla vita e alla dignità dei ragazzi gay.
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