Il ritorno di Alida Vismara: «È scientificamente provato che la pornografia cambia i gusti sessuali della gente»


Qualcuno si domanda che fine abbia fatto Alida Vismara, la casalinga annoiata che ha deciso di dedicare la sua vita alla promozione di teorie ampiamente screditate che mirano a sostenere che l'omosessualità sia una malattia curabile. C'è chi riempie il suo tempo facendo l'uncinetto e chi si diletta a cercare di spingere al suicidio il maggior numero di adolescenti possibile: lei pare rientrare nel secondo gruppo.
Il suo blog appare ormai abbandonati e l'ultimo post è datato 9 luglio 2013. Non è dato di sapere che cosa abbia fatto negli ultimi anni, ma l'evidenza è che sia tornata con un agghiacciante progetto in sei lingue che va sotto il nome di "eterosessualita.com". Si tratta di un sito completamente anonimo che cerca di propagandare teorie assurde e ben poco scientifiche riguardo all'omosessualità. E se in quelle pagine il suo nome non compare mai, è il registro whois a testimoniare inequivocabilmente come sia stata lei ad acquistare quel dominio lo scorso 8 dicembre. Forse la donna sa bene che in rete esistono decine di dossier che mostrano la sua abitudine nell'inventare teorie che non corrispondono neppure agli studi citati, motivo per cui evidentemente deve aver ritenuto più conveniente cercare di nascondere il proprio nome.

Le tesi sostenute sono al limite del tragicomico. La pagina si apre con il sostenere che «pochi sanno che la vita relazionale tra i genitori ed i figli dovrebbe essere attenta anche allo sviluppo di una corretta sessuazione psichica (identità di genere + orientamento sessuale) ed è molto diffusa la falsa credenza, per quel che concerne la sessualità, che tutto sia già determinato dalla nascita e bisogna solo attendere l’evolversi della situazione. La sessuazione psichica si struttura nell’interazione fra un essere umano biologicamente maschio o femmina e l’ ambiente biografico in cui questa persona si sviluppa e cresce».
Parte poi una filippica volta a sostenere che si "diventi" gay se i padri abbracciano i figli in modo troppo virile o se le donne non sono sottomesse all'uomo. Indicando l'eterosessualità come il fine ultimo dell'esistenza, afferma così che «il bambino quando nasce ha un cervello pronto a sviluppare le sue potenzialità, ma deve essere adeguatamente stimolato per potersi attivare».
Da notare è come queste tesi si basino dichiaratamente sulle tesi di Massimo Gandolfini e di Chiara Atzori, ossia la traduttrice dei libri in cui Joseph Nicolosi ha esposto le sue screditate tesi che qui vengono proposte come una verità rivelata.
Si passa poi al sostenere che l'orientamento sessuale «è scientificamente un’emozione che si forma nel cervello emotivo delle persone, non è innata e per quanto radicata possa formarsi questa emozione è anche influenzabile da molti fattori e può cambiare. L’orientamento sessuale è successivo all’identità di genere e sovente i molti fattori che hanno influenzato l’identità di genere, hanno una ripercussione anche sull’orientamento sessuale. Il sesso genetico, i legami affettivi, le amicizie, i mass media, le insicurezze nella propria mascolinità o femminilità, nel proprio corpo, i traumi, la pornografia, il temperamento della persona, la mentalità sociale menzognera e altro, sono tutti fattori che possono influenzare l’orientamento sessuale».

Alla pornografia è dedicato un intero capitolo, talmente assurdo che potrebbe anche risultare comico se solo non ci fosse il rischio che qualche integralista possa magari crederci. Ed è dall'altro della sua totale assenza di studi scientifici che la casalinga disperata afferma:

Fino a poco tempo fa, gli scienziati credevano i nostri cervelli erano fissi, i loro circuiti formati e perfezionati durante l'infanzia, o "cablati". Ora sappiamo che il cervello è "neuroplastico", e non solo può cambiare, ma funziona modificando la sua struttura in risposta alle esperienze mentali ripetute. La pornografia è scientificamente provato che altera e cambia i gusti sessuali degli utenti consolidando nuove connessioni tra i neuroni nel cervello.
Il sistema dopaminergico se attivato con la masturbazione, crea una dipendenza anche dalle proprie emozioni sessuali indesiderate, rendendo il cambiamento di tali emozioni molto più difficile.

È una tesi talmente scientifica che ci sarebbe da stupirsi se Rocco Siffredi sia rimasto etero anche dopo aver fatto così tanta pornografia o che la stragrande maggioranza degli etero non sia diventata improvvisamente gay alla vista di una donna nuda. ma la Vismara continua imperterrita nella sua dissertazione nel prendersela pure con la masturbazione:

Per dimostrare che la masturbazione non è un’esigenza della natura, quasi un comportamento ineluttabile, ma una fase che si può superare, è importante sfatare un pregiudizio assai frequente, che cioè, specialmente negli individui di sesso maschile, esista un bisogno sessuale incoercibile. In altre parole, spesso si sostiene che il maschio deve esercitare una certa attività genitale (di tipo masturbatorio o rapporti con una ragazza) perché nel suo corpo si formerebbe una quantità di sperma superiore a quello normale che deve essere espulsa, altrimenti provocherebbe fastidio.
Si tratta di un vero pregiudizio che per il bene di tutti e per lo sviluppo equilibrato dell’individuo (e di tante ragazze che ci credono!) deve essere sfatato.

Inutile a dirsi, la permanenza prolungata dello sperma non crea «fastidio» ma aumenta il rischio di tumori alla prostata. È questo uno dei motivi per cui la natura ha creato l'eiaculazione notturna che provvede ad espellere il liquido spermatico se non ancora espulso in altro modo. Probabilmente il suo discorso si basa su una scusa che gli raccontava un uso improbabile amante e, come nel caso di tutta la sia intera comunicazione, ogni suo personale pensiero viene spacciato come una verità scientifica.
Si passa cisì a sostenere che l’eccitazione «è un fenomeno che non dipende dalla volontà ma la volontà può porre le premesse perché il fenomeno si produca ricercando le immagini psichiche o sensoriali capaci di suscitare il riflesso o provocandolo con una stimolazione meccanica della cute dei genitali». per la serie: basta pensare ad Adinolfi nudo e potete star certo che l'eccitazione passerà all'istante (anche se non è chiaro perché mai bisognerebbe sottoporsi ad un tale auto-lesionismo).
Altri temi cari alla donna sono il sostenere che «le sperimentazioni sessuali non servono e sono dannose» o l'asserire che «l'eiaculazione precoce e l'orgasmo vaginale non esistono».

Dalla sua pagina Facebook la Virmara pubblicizza il suo sito come un qualcosa che sarebbe legato ad uno fantomatico «comitato Svizzero che sostiene la famiglia naturale, i diritti dei bambini e la vera scienza» attraverso «l'educazione eterosessuale familiare conforme alla scienza e alla fede». Nell'immagine di vede una bandiera svizzera, alcune bandiere della Manif Pour tous e tante bandiere francesi. Un'ulteriore verifica permette di scoprire che quella fotografia sia stata scattata in Francia nel 2013, quando l'integralismo cattolico cercò di impedire l'approvazione del matrimonio egualitario. Il fatto che la si attribuisca a rivendicazioni che paiono giungere da ProVita (realtà vicina alla Vismara) non parrebbe altro che un'altra bugia fra le bugie.
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