Massimo Gandolfini, il deputato mai eletto che vuole ricattare Renzi


È nel corso della seduta dedicata alla riforma costituzionale che è stata letta la dichiarazione di voto di Massimo Gandolfini. Se non vi risulta che il leader integralista si sia mai candidato (e benché meno che qualcuno l'abbia mai votato) non siete in errore: a leggere la sua dichiarazione è stata la forzista Eugenia Roccella, da sempre parte di quella crociata d'odio volta a negare il diritto di esistenza a gay e lesbiche sulla base di quelle che quella gente sostiene possa essere una presunta motivazione religiosa. E il testo del suo messaggio è grave quanto violento:

La recente vicenda dell'approvazione del ddl Cirinnà al Senato, senza che sia stato possibile un dibattito serio e rigoroso su di una legge estremamente delicata e divisiva come quella sulle unioni civili, induce ad un comportamento di garanzia nei confronti della tutela del dibattito democratico parlamentare.
Qualora passasse la riforma con un'unica camera, sentiamo l'enorme pericolo che leggi di grande valore etico e antropologico potrebbero essere approvate con un atto di imperio da parte del governo (vedi eutanasia, liberalizzazione delle droghe e riforma delle adozioni). Pertanto facciamo un forte appello a tutti i deputati perché si oppongano ad una riforma che rederebbe di fatto il governo decisore unico delle leggi dello Stato. La storia del ddl Cirinnà sia di monito a tutti.

Una volta letto il comunicato, la Roccella ha poi aggiunto: «Gandolfini aveva promesso a Renzi che il popolo del Family Day si sarebbe ricordato del suo comportamento sulle unioni civili. Il tempo di saldare il conto è arrivato, e personalmente dopo il voto contrario di oggi mi impegnerò anima e corpo perché il referendum non passi e il popolo italiano metta fine al disegno autoritario renziano».
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