Secondo i cattolici, la Marcuzzi è indegna del Papa per come veste. L'integralismo dice no anche ai cantanti che non discriminano i gay


Pare che l'esortazione del Papa a non giudicare il prossimo sia caduta nel nulla. Non passa giorno senza che l'integralismo cattolico dia libero sfogo ai suoi giudizi morali, impartiti a destra e manca sulla base di quella perfezione che paiono intravedere solo in sé stessi. Qualunque diversità o qualunque opinione contraria alla loro è male, perché Dio e fatto a loro immagine e somiglianza (anche se è meno perfetto di loro, motivo per cui spetta a loro il compito di cambiare quella natura in cui Dio ha erroneamente inserito anche persone con diversi colori della pelle o diversi orientamenti sessuali).
Ed è dalla pagine de La Nuova Bussola Quotidiana possiamo apprendere perché la Marcuzzi sia considerata indegna di apparire dinnanzi al Papa:

Il 23 aprile prossimo si svolgerà il cosiddetto Giubileo per i giovani: un concerto pop davanti al Papa con cantanti che si esibiranno allo Stadio Olimpico di Roma. La presentatrice doveva essere Alessia Marcuzzi ma poi la sua candidatura è stata bocciata sia perché conduttrice dell’Isola dei Famosi, un programma giudicato «per contenuti, immagini e atteggiamenti provocatori dei protagonisti» non «adatto» a i 70mila giovani che interverranno a Roma. Sia perché il modo di presentarsi soprattutto nell'abbigliamento inclina spesso alla provocazione.

Insomma, il sito integralista ci tiene a far sapere che considerano la Marcuzzi una mezza zoccola. Interessante sarebbe anche il tentare capire perché mai ci si tengano così tanto a spiegare perché alcune persone siano ritenute meno degne di loro a stare vicino al pontefice. Una persona potrà anche fare le proprie considerazioni, ma il lanciare giudizi morali a mezzo stampa per denigrare i personaggi scartati parrebbe andare oltre il limite della decenza.
E se anche avessero ragione, forse bisognerebbe ricordare a lor signori che Gesù se ne andava in giro con una prostituta dato che a lui interessava la persona e non l'immagine sociale che essa rifletteva. Eppure oggi è nel suo nome che si giudica pubblicamente una persona dall'abbigliamento, in quello svilimento dell'essenza umana che pare gridare vendetta al cospetto di Dio.

Ma dato che si sta parlando de La Nuova Bussola Quotidiana, immancabile è anche una presa si posizione contro i gay e chiunque non li discrimini. Nulla di novo dato che pare ormai evidente come nella mente di Cascioli il cristianesimo non sia altro che una legittimazione dell'odio più becero violento, volta ad eludere chiunque non si conformi alla sua ideologia basata su distinguo di stampo fascista. Ed è così che lamentano:

Però curiosamente i criteri di giudizio assai corretti che sono stati usati in merito alla Marcuzzi non sono stati poi applicati ai cantanti invitati: i rapper Rocco Hunt e Dear Jack, Francesca Michielin, Debora Iurato, Lorenzo Fragola, Giovanni Caccamo, Shari, Benji e Fede. Autori di canzoni i cui testi sono spesso in contrasto con la morale cattolica. Molti di loro poi si sono esibiti all’ultimo Festival di Sanremo con i famigerati nastrini arcobaleno, sventolati dal palco come appoggio al Ddl Cirinnà sulle Unioni civili. A chi ha fatto notare il doppiopesismo di giudizio don Michele Falabretti, responsabile della Pastorale giovanile della Cei, ha così risposto: «la Chiesa si deve aprire, dialogando con tutti, anche con chi ha istanze culturali differenti ». Bene dialogare –e questo si può fare senza per forza di cose invitare Tizio a cantare– male invece lasciare intendere ai ragazzi che Tizio con le sue idee pro-gay è modello da seguire proprio perché, addirittura, lo facciamo cantare davanti al Papa.

L'unica cosa che pare certa è come una simile posizione non sembra avere nulla a che vedere con il vero cristianesimo. Cascioli potrà anche continuare a dirsi cristiano o a riempire le sue pagine di santini, ma tutto ciò non lo aiuteranno a cambiare la sua essenza. O, perlomeno, non potranno farlo agli occhi di chi giudica la persona per i suoi gesti e non certo per gli abiti che indossa durante le dirette su Canale 5.
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