Unioni civili, la Commisssione Giustizia ha terminati la discussione e respinge tutti gli emendamenti


Grazie ad una seduta notturna, la Commissione Giustizia della Camera ha terminato la discussione sui circa 900 emendamenti alla legge sulle unioni civili proposte delle opposizioni. Ogni tentativo di affossare la legge è stato respinto e tutte le proposte di modifica sono state bocciate.
Il testo giungerà così immutato in aula, dove verrà probabilmente posta la fiducia da parte del Governo. Riguardo ai tempi, la discussione potrebbe essere calende rizzata nella seconda settimana di maggio e il voto finale potrebbe giungere in circa due due settimane.
Una volta pubblicato il testo della legge sulla Gazzetta Ufficiale, le unioni non potranno avere luogo sino a quando non verrà emanato un decreto attuativo che necessità di un parere obbligatorio da parte del Consiglio di Stato. Anche qui, i tempi potrebbero portare alla perdita di un ulteriore mese, motivo per cui le prime cerimonie saranno difficilmente attuabili prima di agosto o settembre.

Ad ottobre è invece attesa la ritorsione da parte della solita Manifest pout tous, la quale reputa inaccettabile che i gay possano avere i loro stessi diritti e intima minacce finalizzate ad ostacolare la democrazia del Paese attraverso una campagna denigratoria di disinformazione riguardo ai referendum costituzionali.
In realtà i temi tratti non hanno nulla a che vedere con la legge sulle unioni civili, ma la loro speranza è si poter mostrare che chiunque osi sfidare il loro pensiero unico verrà reso vittima di offensive violente. «Generazione Famiglia farà campagna attiva sul territorio perché Renzi capisca che chi semina vento, raccoglie tempesta», dichiara Filippo Savarese sulla stampa integralista.
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