Coming out alla Chiesa Metodista: sacerdoti e diaconi chiedono una politica più gay-friendly


Alla vigilia del Consiglio Generale quadriennale della Chiesa Metodista, un gran numero di sacerdoti, diaconi, seminaristi e membri del consiglio della Chiesa hanno deciso di dichiararsi gay o lesbiche.
L'annuncio è contenuto in una lettera aperta dal titolo "Love Letter", in cui 111 firmatari hanno chiesto una svolta volta ad aprire una nuova era maggiormente gay-friendly. Ma non solo. Durante l'incontro di Portland, in Oregon, sono attese diverse petizioni in materia.
In particolar modo si chiede la cancellazione delle linee guida in cui si sostiene che l'omosessualità sia «incompatibile con la dottrina cristiana», una posizione che da tempo non più condivisa in regioni come Baltimora e New York (dove i sacerdoti apertamente omosessuali sono tollerati dalla leadership).
Negli Stati Uniti la Chiesa Metodista conta quasi otto milioni di membri, tra cui anche George W. Bush e Hillary Rodham Clinton.
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