Dalla Germania parte una petizione per chiedere a Grindr e Hornet di proteggere gli utenti russi


Il 27 marzo scorso il giornalista Dmitry Tsilikinin è stato assassinato nel suo appartamento di San Pietroburgo. Il killer, lo studente 21enne Sergey Kosirev, ha confessato di averlo ucciso perché sentiva che la sua missione fosse quella di «ripulire» il mondo degli omosessuali. Ciononostante, il delitto non è stato classificato come "crimine d'odio". Il 3 maggio, è stato un altro noto giornalista, Alexander Rubtsov, ad essere stato assassinato nel suo appartamento.
In una terra come la Russia in cui è il governo a promuovere l'omofobia, sono tanti i gay che ricorrono ad applicazioni come Grindr o Hornet per trovare compagnia. Ma alle volte quella decisione rischia di rivelarsi fatale.
Si stima che in Russia si verifichi un attacco ai danni di una persona lgbt praticamente ogni giorno, spesso proprio attraverso l'uso di applicazioni per il dating. Lo schema è praticamente sempre lo stesso: i criminali creano dei profili su applicazioni come Grindr o Hornet e li utilizzano per adescare le proprie vittime. Investigano sulla loro vita privata per avere materiale con cui ricattarli e, una volta fissato un appuntamento a casa delle vittima, saccheggiano il suo appartamento e lo derubano dei soldi che ha in casa. Il tutto con un rischi minimo dato che le vittime sono spesso spinte a non denunciare i fatti per non correre il rischio di essere vittima di violenze anche da parte della polizia una volta spiegata la dinamica dei fatti.
Non tutti gli utenti sono consapevoli dei rischi ed è per questo motivo che dalla Germania è partita una petizione volta a chiedere a Grindr e Hornet di realizzare dei messaggi specifici dedicati alla comunità lgbt russa per informarli dei pericoli che si possono correre nell'incontrare uno sconosciuto, spiegando anche come comportarsi in una situazione del genere per ottenere aiuto e protezione.
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