La NuovaBQ difende il condominio omofobo: «Pena spropositata perché l'omosessualità è percepita come gravemente immorale»


Un 63enne di Torino è stato condannato ad un anno di carcere e 5 mila euro di provvisionale per stalking a danno di una coppia gay che viveva nel suo condominio. Le vessazioni subite sono state documentate, così come gli atti vandalici o le scritte offensive incise sui muri dell'ascensore.Eppure, dinnanzi ad una simile violenza, quelli del La Nuova Bussola Quotidiana sono immediatamente intervenuti a difendere il carnefice e a sostenere che non ci fosse nulla di male nel praticare violenza contro due gay. Ma non solo. Nel titolo si premurano anche si scrivere il termine "omofobo" tra virgolette, quasi si stesse parlando di un qualcosa che non è applicabile a chi ha semplicemente cacciato dalla propria casa una coppia gay in virtù del loro orientamento sessuale.
Dopo aver alimentato l'omofobia ed aver cercato di diffamare i gay con ogni menzogna possibile, è un vero e proprio invito alla violenza quello che pare ravvisarsi in un simile articolo. Dicono che la «la pena è così sproporzionata alle offese» e denunciano come la coppia avesse osato compiere atti che giustificavano una simile violenza:«Si tenevano per mano, si abbracciavano e si baciavano in pubblico».

Ma il passaggio che fa letteralmente rabbrividire è quello in cui viene asserito:

L’imputato ricorrerà in appello e la giustizia – come si dice – farà il suo corso, ma qui ci preme fare una breve riflessione. Nulla giustifica insulti, aggressioni verbali e fisiche, etc., ma il fatto che, a detta della persona omosessuale, tutti ce l’avessero con lui non fa pensare che l’omosessualità o almeno certe sue manifestazioni non sono per nulla digerite dall’intera collettività? Non è che si reagisce in modo erroneo a qualcosa che si sente nel profondo come gravemente immorale? La testimonianza del giovane gay pare dare conferma di questo.

Insomma, si giustifica la violenza contro gay e lesbiche, quasi a voler invitare a perseguitare le persone sulla base del loro orientamento sessuale. E dinnanzi a simili parole la domanda è solo una: perché la Digos non ha ancora avviato un'indagine per istigazione all'odio contro chi sta seriamente minacciando l'incolumità fisica di un'intera fetta della popolazione?

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