Michela Marzano lascia il Pd: «Le unioni civili sono una sconfitta del diritto uguaglianza»


Come già preannunciato lo scorso febbraio, Michela Marzano ha rassegnato le sue dimissioni dal gruppo Pd alla Camera in protesta contro la posizione assunta dal suo partito sulle unioni civili. La docente della Sorbona, esperta in filosofia morale e politica, si era candidata nel 2013 proprio per impegnarsi in Parlamento sulla questione dei diritti civili, ma la nuova legge da lei reputata una sconfitta del diritto uguaglianza dato che la norma non considera le unioni civili alla stregua di una famiglia e discrimina i figli delle famiglie arcobaleno.
«Sui temi dei diritti e dell'etica ho sempre detto e difeso gli stessi valori e gli stessi principi. E non me la sento, oggi, di non essere coerente con me stessa e con le mie battaglie per opportunità' politica -spiega- Lo so che sulla unioni civili non si poteva forse fare diversamente e considero che sia importante per l'Italia avere finalmente una norma che garantisca e protegga le persone omosessuali. Aver però eliminato ogni riferimento a "famiglia" e "familiare", parlando delle unioni civili come una semplice "specifica formazione sociale", e aver stralciato la "stepchild adoption" rappresentano un vulnus per me difficile non solo da accettare, ma anche da giustificare pubblicamente».
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