Secondo ProVita, i gay sono come portatori di handicap che devono essere esclusi dalle olimpiadi


Per comprendere che l'Italia non sia un Paese che funziona basta veramente poco, è anche solo sufficiente osservare come ci siano preudo-associazioni siano lasciate libere di diffondere odio senza che i Giudici li convochino per chiedere conto delle loro parole. È già grave che qualcuno possa sostenere che sia un'opinione l'essere contrari ai gay, ma il manipolo di ProVita è ormai andato ben oltre con le sue continue offese e li i suoi continui insulti.

Ed è così che in un articolo a firma della redazione, il gruppo integralista non si limita a chiedere la donazione del 5 per mille che lo stato gli sta grattamento per finanziare la loro crociata di morte contro le minoranze sessuale, ma si lancia anche nello scrivere che «Giornata internazionale contro l’omofobia» debba essere letta come «Giornata per la promozione dell’omosessualità e di ogni libertà sessuale/».
L'impressione è che a loro l'omofobia piace, forse provano piacere nel vedere in volti sanguinanti degli adolescenti che sono stati pestati a sangue per il solo fatto di essere gay o forse provano divertimento nell'assistere agli adolescenti spinti al suicidio dalla propaganda d'odio che loro stessi promuovono. L'evidenza è una negazione dell'esistenza stessa dell'omofobia, vomitando fresi in cui il termine «matrimonio» viene rigorosamente scritto fra virgolette ad indicare che loro non saranno mai disposti a dare pari dignità al prossimo.

Paragonando i gay a dei portatori d'handicap, affermano:

In pratica, con la scusa della lotta alla discriminazione e di una presunta emergenza omofobia, vuole allargare il principio di uguaglianza relativamente al matrimonio, estendendolo agli omosessuali.
Peccato però che in questo caso l’uguaglianza venga citata assolutamente a sproposito. Il principio suddetto, infatti, impone di trattare in modo uguale situazioni uguali e in modo diverso situazioni diverse. Se in base all’uguaglianza facciamo partecipare alle gare olimpiche pure quanti hanno qualche disabilità, sarebbe un’ingiustizia: è per questo che sono state inventate le Paralimpiadi. Ma di esempi del genere se ne potrebbero fare a migliaia. E non si tratta di discriminazione in senso negativo, bensì di discriminazione positiva.

Stando alla loro stessa teoria, allora perché mai dovremmo accettare che un personaggio come Toni Brandi possa essere trattato come delle persone per bene? Se bisogna «modo diverso situazioni diverse», allora lo di dovrebbe far sempre sottolineando ogni singola differenza come strumento per l'introduzione di distino di stampo fascista. E il riferimento non è neppure così assurdo, dato che la teoria di Brandi potrebbe a poter sostenere che i nazisti erano bravi ragazzi che stavano solo trattando in modo diverso gli ebrei.

Ma all'interno della sua propaganda, ecco che l'associazione passa a spiegare quello che Toni Brandi ha deciso debba essere il matrimonio:

Ora, il matrimonio è una cosa ben precisa e non è stato inventato dai preti cattolici. Da sempre e per essenza è l’unione, potenzialmente feconda, tra un uomo e una donna. Due uomini o due donne, invece, non saranno mai fecondi, nemmeno potenzialmente e non daranno mai vita ad una famiglia. Potranno certo vivere insieme, godere di diritti individuali, ma non saranno mai una coppia meritevole, in quanto tale, di tutela statale. Il loro rapporto compete unicamente alla sfera del diritto privato. Sostenere il contrario ed agire diversamente è ideologia pura. Dunque, come tutte le ideologie, è opposizione alla realtà.

Ciò non spiega perché gli etero possano sposarsi anche se non possono o non vogliono avere figli, anche in età in cui tale possibilità non sia neppure più contemplabile. Allo stesso modo, però, sappiamo che ProVita non vuole certo raccontare cose vere dato che il loro unico obiettivo pare essere l'aumento dell'odio e della violenza contro gay e lebiche. La loro stessa esistenza si basa sulla volontà di negare il diritto alla vita altrui.

Sostenendo che l'odio omofobico sia &laqup;buonsenso» e che i diritti altrui siano una minaccia alla possibilità di poter umiliare e disprezzare il prossimo al solo fine di credersi migliori per diritto di nascita, ecco che concludono il loro ennesimo articolo di propaganda d'odio con l'asserire:

Il presidente messicano, incontrando il mondo associativo LGBT, ha detto di essersi attivato per contrastare ogni forma di omofobia, in ogni ambito, cominciando proprio dallo pseudo-matrimonio gay.
La storia però ci ha già dimostrato che ogniqualvolta si blatera a sproposito di uguaglianza, si arriva ben presto alla ghigliottina o ai gulag: la Rivoluzione francese e quella sovietica sono gli esempi più evidenti. Non solo. Il passato ci insegna pure che le rivoluzioni, fatte in nome del popolo, gli si ritorcono contro e nascono sempre da élite “illuminate” esclusivamente per i propri sporchi interessi.
Accadrà lo stesso in Messico, dove la gran parte della popolazione mantiene ancora molto buon senso?
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