ProVita: «I gay sono dittatori. Vogliono normalizzare un comportamento che normale non è»


L'associazione ProVita Onlus è una di quelle realtà pronta a sostenere che la violenza omofoba sia un diritto e che il cristianesimo sia un qualcosa da poter utilizzare per sostenere che alcune persone non abbiano il diritto di esistere. Non stupisce, così, che non abbiano preso bene l'approvazione della legge sulle unioni civili.
Se il loro caporedattore (nonché rampollo della famiglia del leader di Forza Nuova) se n'è andato in televisione per farfugliare che lui sarebbe piaciuto veder discutere a vanvera di unioni civili per atri vent'anni dato che lui non le voleva, è dalle pagine dell'associazione che si arriva a paragonare i gay a dei nazisti che vogliono imporre la loro esistenza a chi preferirebbe non esistessero.
In un articolo dal titolo "Unioni civili approvate: in Italia inizia la dittatura LGBT", l'associazione integralista inserisce l'eloquente immagine di un nazista prima di lanciarsi nell'affermare:

Le unioni civili, ovvero gli pseudo-matrimoni gay, sono state definitivamente approvate dal Parlamento. Con il voto alla Camera di ieri, l’Italia, ultimo baluardo del buon senso nell’Europa cosiddetta moderna e progredita, ha ceduto davanti alla totalitaria lobby gay.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che non ha lasciato spazio ad alcun dibattito imponendo con forza ed arroganza il voto di fiducia, ha scritto che quella di ieri è stata una giornata di festa.
Il mondo LGBT in effetti esulta in piazza e ringrazia il governo. Hanno vinto. Sì, hanno vinto. E dunque fanno bene a festeggiare. Hanno vinto perché il Partito Democratico governa dittatorialmente il Paese, usando ed abusando del suo potere per fare dell’Italia tutto ciò che vuole.

Dopo aver attaccato anche il centro-destra (salvando nominalmente solo quei politici che gli hanno offerto supporto e visibilità, come Lucio Malan, Carlo Giovanardi, Eugenia Roccella e Massimiliano Fedriga), si passa a generiche accuse verso chi avrebbe dovuto usare la sua autorità religiosa per imporre il volere dell'integralismo cattolico allo stato. E si badi bene che questa richiesta venga fatta da chi accusa la società civile di essere una dittatura:

Ma l’omosessualismo ha vinto soprattutto perché chi doveva parlare non l’ha fatto. Sarebbero bastate due paroline, un invito alla mobilitazione, e probabilmente il “ducetto” di Firenze avrebbe preso paura. Poi per carità, magari avremmo perso lo stesso, ma almeno con onore, sapendo di aver compiuto il nostro dovere e tutto quanto era nelle nostre possibilità. E invece no. Chi doveva parlare ha fatto il vago, ha preferito non immischiarsi e addirittura ha ostacolato i valorosi del Family day, trattandoli con assoluta freddezza. I fatti stanno lì a dimostrarlo.
Eppure qui c’è in gioco il nostro futuro. C’è in gioco l’essenza stessa della nostra civiltà umana.
L’11 maggio 2016 non lo ricorderemo come un giorno di festa, ma come un giorno di lutto e di catastrofe, così come è avvenuto per il divorzio e l’aborto. Hanno vinto. Sì, hanno vinto. Questa è l’ora delle tenebre. Prepariamoci alla persecuzione. Se c’è stata finora, figuriamoci cosa accadrà tra qualche tempo… Dobbiamo attrezzarci per resistere e contrattaccare.

Il tutto per giungere ad un esplicito invito a non rispettare la legge se volta a garantire i diritti di gay e lesbiche, in quell'ottica di una istigazione a delinquere che si spera potrà interessare i magistrati:

Rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo, tutti uniti, ogni strategia ed ogni mezzo per opporci a questa legge aberrante. Obiezione di coscienza, referendum, disobbedienza civile, convegni, articoli, libri, voto responsabile nelle consultazioni elettorali: ogni strada deve essere battuta.
Hanno infatti vinto una battaglia, seppur importante, ma non la guerra.
Noi siamo dunque chiamati alla Resistenza, come i membri dell’Amicizia Cristiana, fondata dal venerabile Pio Brunone Lanteri. E allora, coraggio, andiamo a combattere!

Nonostante l'associazione ProVita sia solita censurare i commenti dei lettori per impedire che qualcuno possa esprimere opinioni contrarie alla loro ideologia, curioso è come questa volta qualcosa sia stato pubblicato, anche se perlopiù di tratta di commenti scritti da persone che già firmano i loro articoli. Ed è così che incontriamola loro redattrice Teresa Moro pronta a contestare chi fa notare che non cambierà nulla. Attraverso il ricorso ai soliti slogan populisti che tantpo piacciono all'integralismo, scrive:

Gentile Serena, come si fa a dire che non cambierà nulla?
Le faccio un esempio che banalizza di molto la questione (e me ne scuso), ma che forse può aiutare a capire. Se Lei va all’università, le serve il diploma di scuola superiore. Bene, domani fanno una legge che dice che si può accedere all’università anche con la licenza media. Secondo lei, seriamente, questo non provocherebbe qualche cambiamento? Con le unioni civili si attacca in maniera diretta la famiglia, che è una sola e si fonda sull’unione tra un uomo e una donna e apre alla generazione (non alla ‘costruzione’ o alla ‘compravendita’) di figli.
Cercare di fare in modo che tutti siano uguali a disparità di condizioni non Le pare profondamente scorretto e lesivo dei diritti di ognuno? Non vi è ingiustizia più grande che trattare situazioni diverse in maniera uguale.

A lei si è poi aggiunto anche l'autore dell'articolo, pronto ad aggiungere nuovi insulti contro la disgnità stessa delle persone lgbt, quasi a voler sottolineare il suo totale disprezzo verso il prossimo:

Cara signora, le cose cambieranno eccome.
Punto primo: vi ostinate a definire matrimonio e famiglia ciò che non lo è. E’ come se chiamassimo “coltello” una forchetta. Liberissimi di farlo, ma è palesemente sbagliato. Liberissimi anche di usare la forchetta come coltello, ma poi vi voglio vedere a tagliare una bistecca…
Punto secondo: da oggi in poi, non solo di fatto, ma di diritto, la condotta omosessuale diventa una tra le tante, buona e bella. Ora, noi rispettiamo tutti, perché non andiamo a guardare cosa fanno sotto le lenzuola, ma non possiamo accettare la normalizzazione di un comportamento che normale non è. E questo lo dice la scienza vera, quella non manipolata dalle lobby LGBT.
Punto terzo: a breve arriveranno le adozioni. Sicura che non cambierà nulla nella vita di una società?

In mezzo a questo delirio non poteva mancare chi aggiunge: «L’orientamento sessuale è un’invenzione di coloro che lavorano dietro le quinte per lo sfacelo del mondo, e questo lo vedono anche atei e gay cristiani«.
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