ProVita Onlus sarà partner di quello che il Southern Poverty Law Center classifica come un gruppo d'odio


ProVita Onlus è stata accreditata tra le associazioni partner del World Congress of Families e il prossimo 15 maggio prenderà parte al loro "Congresso Mondiale delle Famiglie" organizzato a Tiblisi, in Georgia.
L'annuncio è stato dato dalle pagine ufficiali dell'associazione integralista, la quale si lancia anche nel sostenere che «il nostro Presidente, Antonio Brandi, terrà una relazione sull’utero in affitto e il portavoce di ProVita, Alessandro Fiore, illustrerà la diffusione dell’ideologia gender nella scuola e nella cultura italiana».
Nel raccontare le loro solite favolette, l'associazione sarà in buona compagnia: il World Congress of Families è infatti una coalizione di estrema destra nata nel 1997 e pronta a sostenere di voler promuovere «i valori cristiani» a livello internazionale, puntando principalmente a chiedere leggi che vitino i matrimoni fra persone dello stesso sesso, la pornografia e l'aborto. Allo stesso modo la conferenza annuale è un incontro che funge da spazio di incontro per centinaia di attivisti anti-gay internazionali, chiamati a condividere le tattiche e le strategie nella loro lotta contro i diritti lgbt.
Volti noti dell'omofobia organizzata, come Scott Lively, Janice Shaw Crouse, Robert Cavaliere, Jennifer Roback Morse e Brian Brown, sono stati affiliati con il gruppo per molti anni. Si è dunque dinnanzi a volti che hanno incoraggiato e promosso progetti di legge volti a chiedere la sistematica uccisione di gay e lebiche, così come nel caso della proposta di legge nota come "Kill the gays" che venne proposta in Uganda.

Il Southern Poverty Law Center ha incluso quell'organizzazione nella lista dei gruppi d'odio nel febbraio del 2014. Il WCF è ritenuto responsabile dell'aumento delle leggi anti-gay nel in Africa, così come è stato documentato il grande contribuito che hanno offerto all'introduzione delle leggi anti-gay approvate in Russia.
I legami fra i due stati sono infatti molto forti, così come ha dimostrato come la cancellazione del World Congress of Families che si sarebbe dovuto tenere a Mosca nel 2014 abbia dato vita ad un evento analogo organizzato sotto l'egida di fondazioni controllate da finanziere Konstantin Malofeev (che ha stretti legami con i separatisti russi in Ucraina ed è un finanziatore della Chiesa ortodossa) e dall'oligarca Vladimir Yakunin (personaggio vicino a Vladimir Putin e presidente delle ferrovie russe) insieme a due membri del WCF di cui non si conoscono i nomi. Anche in quel caso Brandi e Fiore presero parte all'evento in qualità di «membri del comitato consultivo».

Riguardo all'influenza del World Congress of Families sull'omofobia italiana, difficile è non notare come durante i suoi convegni Brandi si sia fatto affiancare più volte dal nazionalista russo Alexey Komov, guarda caso proprio il rappresentante russo del WCF. Ma non solo, tra i finanziatori del WCF figura anche l'Alliance Defense Fund (ADF), ossia un'organizzazione cristiana di avvocati che nel solo 2007 ha fatturato oltre 30 milioni di dollari. E anche qui è forse la casualità a far sì che Gianfranco Amato sia un allied-attorney proprio della ADF.
E se le stampa italiana pare non curarsi troppo delle amicizie di Brandi (nonostante la sua continua presenza alla Camera e al Senato dove è spesso ospite insieme al figlio del leader di Forza Nuova) è dalla stampa statunitense che ci arrivano maggiori informazioni sulla sua opera internazionale.
Ad esempio nel 2014 fu il finanziere Konstantin Malofeev a pubblicare su Facebook una fotografia atta a dimostrare la partecipazione di Brian Brown (presidente del National Organization for Marriage) ad un convegno omofobo russo organizzato presso la cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, durante il quale venne anche letto anche un messaggio di benvenuto da parte del presidente Putin. L'immagine non lascia dubbi riguardo al fatto che l'uomo che sta parlando con Brown sia proprio Toni Brandi. Al suo fianco si distinguono anche i volti di Patrick Buckley (un antiabortista irlandese), Thomas Ward (presidente dell'associazione delle famiglie cattoliche britanniche) e John Weston (il canadese che cura il sito integralista Lifesite News, più volte usato come fonte di propaganda proprio da ProVita).
Interessante è anche osservare come in quell'occasione si sia data voce ai soliti proclami omofobi dell'integralismo cattolico, ma soprattutto si sia parlato di come eliminare le sanzioni alla Russia e di come chiedere che la Crimea venga dichiarato territorio russo. L'impressione, dunque, è che gli obiettivi politici che si vogliono raggiungere attraverso la propaganda omofobia non siano poi così occulti.

Sempre dall'Italia parteciperà all'evento anche la Fondazione Novae Terrae di Luca Volonté, ossia quel personaggio che difendeva la discriminazione di gay e lesbiche sul posto di lavoro. Tra i membri del consiglio di indirizzo vengono indicati anche i nomi di Gianfranco Amato e Simone Pillon.
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