Adinolfi diceva di aver candidato la Madonna, ora incolperà lei della sua sconfitta elettorale?


«La Madonna scende in politica attraverso di noi». È quanto affermava il partito di Adinolfi durante la sua campagna elettorale. Le telecamere di La Repubblica avevano anche immortalato il pellegrinaggio al Santuario di Santa Maria del Monte con cui Gianfranco Amato ha condotto i suoi adepti a «chiedere l’aiuto di Dio e lo sguardo benevolo di Maria Vergine sui candidati che si impegneranno in questo importante dovere civico e su tutti i sostenitori e le loro famiglie». Un viaggio di chilometri fatto di rosari, preghiere, croci e porte sante.
Forse memore di come quel paragone fra il compagno di un gay ed un cane avessero già offeso migliai di persone, Gianfranco Amato ribadì anche che: «Se l'unico criterio per definire una famiglia è il sentimento, allora anche quella tra un uomo e un cane può essere definita famiglia».
Nell'occasione spiegò anche come la croce che porta al collo sia un in realtà reliquario che gli è stato regalato da un esorcista, anche se forse l'idea di vederlo andare in giro con dei resti umani attaccati al collo non è certo un qualcosa che risulterà condivisibile da tutti. Ed ancora, negando finanziamenti da parte del vaticano o dalla Russia di Putin, Amato disse anche che dietro il suo partito c'era «un potere fortissimo, il potere più forte dell'universo. Gesù Cristo».
Finita la campagna elettorali, appare appurato un risultato che mostra una realtà politica ferma allo 0,28% su livello nazionale (o uno 0,6 laddove Amato ed Adinolfi si erano candidati in prima persona). E ciò pone seri problemi nel loro aver tirato in ballo la Madonne e Gesù Cristo.
Partendo da un punto di vista dei credenti (ai quali i due indirizzavano la loro compagna), c'è da domandarsi se si debba presumere che la potenza di Dio valga un misero numero decimale o se forse si possa pensare che Dio non fosse con loro così come loro asserivano nel loro inno. In fondo anche le loro veglie di preghiera contro il ddl Cirinnà non sono servite a nulla ed anche in quel caso ci si sarebbe potuti chiedere se davvero Dio fosse contro i diritti civili di una parte della popolazione
Il punto di partenza è semplice: ci sono soggetti che attribuiscono i propri pregiudizi a Dio e chiedono di operare per la propria agenda politica attraverso una propaganda volta a sostenere che sia un'entità superiore a chiederlo. Si parte dunque da un assunto non verificabile e e si giunge a risultati non certo miracolosi.... forse è il caso che qualcuno inizia farsi delle domande.
E se si andrà avanti come se nulla fosse, ancora una volta ci troveremmo dinnanzi a persone che non si assumono la propria responsabilità dinnanzi alle proprie dichiarazioni. Un po' come Costanza Miriano che, a dispetto delle sue promesse, pare non aver ancora divorziato dal marito nonostante l'approvazione delle unioni civili. Il lanciarsi in dichiarazioni forti e per poi ignorarle qualora le cose non vadano come sperato non è certo segno di maturità e di credibilità.

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