Blitz del Veneto Fronte Skinheads contro il Treviso Pride


«Non siete una priorità per l'Italia». «L'italia ha bisogno di culle e non di culattoni». Sono questi i messaggi contenuti sugli striscioni che l'associazione Veneto Fronte Skinheads ha affisso per le vie di Treviso in occasione del gay pride in programma per domani.

Attraverso un comunicato, il gruppo di estrema destra afferma:

L'associazione rivendica con questo comunicato, la paternità degli striscioni sopra riportati, apparsi nella notte in città e che ben descrivono il nostro sdegno per la parata carnevalesca che si terrà sabato 18 giugno nella città di Treviso. In tempi in cui la famiglia è minata da problematiche economiche che colpiscono in modo drastico soprattutto le giovani coppie, le problematiche sociali sono sempre più incombenti e il tasso di natalità è ormai ai minimi termini, c'è poco da sperare in un roseo futuro. Le sfilate omosessuali risultano essere manifestazioni fuori luogo e di cattivo gusto soprattutto per il modo in cui vengono effettuate e per questo siamo contrari all'ostentazione volgare della sessualità.
Chi ha perversioni omosessuali le sfoghi pure all'interno delle proprie amicizie e tra le propria mura domestiche, ma non si arroghi il diritto di imporle al mondo come manifestazioni di libertà, di carattere culturale e tanto meno come opzione ad un modello tradizionale di famiglia. La richiesta pressante di diritti per gli omosessuali da parte delle lobby gay , vuole creare una “moda” che diventi esempio per i giovani, portandoli a credere in una pericolosa “normalità” deviata, oltre ad essere tutto un preparativo per aprire le porte alle adozioni. Non condividiamo il gay pride perche’ rappresenta uno stile di vita che ci appare contro-natura e rischia di influenzare negativamente la mentalità soprattutto dei nostri figli. Per noi la famiglia e’ una soltanto : quella che genera la vita...in modo naturale! Scomodamente.

Insomma, il solito proclamo populista e fascista fatto in una nazione dove l'apologia del fascismo è vietato solo su carta. Il tutto con quella solita retorica con sui i membri dell'associazione affermano implicitamente la loro convinzione sul fatto che la sessualità sia una scelta e che la loro violenza serva ad imporre l'eterosessualità a figli che preferirebbero essere gay. Insomma, pura follia guidata da un'ideologia che si sperava fosse morta nel secolo passato.
E comunque l'Italia ha bisogno di gente per bene, non certo di deficienti che giocano a fare i fascisti. E quando questa gente dice di avere dei figli,m difficile è non provare compassione per quei poveri minori che lo stato dovrebbe salvaguardare dalla possibile violenza fisica e psicologica che possa arrivare da genitori capaci solo di odiare.

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