Don Mauro Inzoli è stato condannato per pedofilia


Don Mauro Inzoli è stato per trentanni il capo carismatico di Comunione e Liberazione di Cremona e tra i fondatori del Banco alimentare. I riflettori si riaccesero su di lui quando si presentò in abito talare all'incontro omofobo organizzato dalla Regione Lombardia, nonostante ben due papi avessero emesso una sentenza di condanna nei suoi confronti per pedofilia.
Dato che le vittime presentarono denuncia ai vescovi e non alle autorità giudiziarie, l'uomo non venne indagato sino a quando un esponente di Sel non decise di denunciarlo sulla base degli atti vaticani che ne sentenziavano le responsabilità appurate durante le indagini della Santa Sede.
Ora arriva la sentenza, con una condanna per pedofilia a 4 anni e nove mesi di carcere e al divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori. I casi contestati erano solo otto, dato che altri quindici erano finiti in prescrizione. Inoltre il ricorso al rito abbreviato ha scontato al sacerdote un terzo della pena( la procura aveva chiesto una condanna a sei anni). Nella scorsa udienza, era stato stabilito un risarcimento di 25mila euro per cinque vittime degli abusi sessuali dei quali il sacerdote era accusato.
All'epoca dei fatti, ossia tra tra il 2004 e il 2008, Inzoli era rettore al liceo linguistico Shakespeare e parroco della chiesa della Santissima Trinità di Crema a cui faceva capo il gruppo Gioventù studentesca. Abusando della sua autorità, ha abusato sessualmente di bambini tra i 12 e i 16 anni d'età.
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