I repubblicani affossano le proposte di legge per limitare l'acquisto di armi negli Usa


Il secondo emendamento che permette a chiunque di detenere armi è diventato un vero e proprio cavallo di battaglia dei repubblicani. Neppure la presenza in aula di numerosi familiari delle vittime di recenti sparatorie ha toccato la loro coscienza: quelle vittime sono persone sacrificabili a fronte dell'uso politico che intendono fare della morte, sostenendo che un divieto alla libera vendita di pistole e fucili sia un atto incostituzionale di un governo tiranno che mina le libertà individuali. Evidentemente, anche quella di uccidere.
Sul tavolo c'erano ben quattro proposte di legge, due per ciascuno schieramento politico. Ma neppure le blande proposte presentate dai repubblicani (che hanno la maggioranza al Senato) sono state approvate.
Per capirne la situazione, si pensi a come il Senato abbia persino rigettato una semplice proposta volta a vietare l'acquisto di armi alle persone presenti sulla "no-fly list", ossia nella lista di sospetti terroristi a cui è vietato l'accesso su un aereo. Non potranno volare ma potranno acquistare pistole e fucili.
Un'altra proposta prevedeva un controllo sui precedenti penali al momento dell'acquisto, ma anche questa è stata rigettata.
I repubblicani motivano il loro appoggio incondizionato alla lobby delle armi con i soliti slogan che da noi l'integralismo cattolico usa per cercare di opporsi a diritti a cui non ci si può razionalmente opporre. Ed è così che dicono che quello sarebbe «un primo passo», «l'inizio della fine»... Insomma, il soltio repertorio che qui da noi è parte della propaganda di Gandolfini o Amato. Si dice che bisogna impedire qualcosa di giusto perché poi magari qualcuno potrà forse proporre altro.
Più plausibile è invece il ritenere che i senatori repubblicani temano di perdere l'appoggio politico della lobby delle armi, preferendo veder la propria gente morire piuttosto che rischiare di non essere rieletti grazie agli ingenti fondi che i commercianti di morte offrono loro.
Particolarmente ideologico è anche il loro voler negare la realtà storica, nella quale il secondo emendamento prevedeva la possibilità di acquistare armi da fuoco in riferimento alle milizie partigiane in un'epoca di guerra di popolo per l'indipendenza dall'Inghilterra.
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