Il consulente vaticano sulla sessualità che "curava" i novizi dalla loro omosessualità facendo sesso con loro


Con il passare del tempo emergono nuovi elementi che riguardano il caso di monsignor Tony Anatrella, l'dolo dell'integralismo cattolico e consulente del Vaticano sulla sessualità, nonché grande sostenitore delle fantomatiche "teorie riparative" he dovrebbero permetter di far "diventare" etero i gay. Per decenni si è occupato di tematiche familiari in Francia, mentre è nel 2005 che aiutò Papa Benedetto XVI a definire nuove linee guide volte ad escludere gli omosessuali dal sacerdozio.
Sull'Osservatore Romano firmò un articolo in cui sosteneva che l'omosessualità fosse «come una incompiutezza e una profonda immaturità della sessualità umana». Disse che i gay sono «narcisisti» e sostenne che l'omosessualità è «un problema per l'organizzazione psichica» della sessualità di una persona. Invocando fantomatiche ragioni teologiche, arrivò a sostenere che la Chiesa Cattolica può solo ordinare solo «uomini maturi nella loro identità maschile».
Instancabile nella sua crociata anti-gay, il monsignore ha redatto anche una guida in cui indicava alle varie congregazioni quelli che lui riteneva fossero segnali utili per riuscire ad identificare e stanare eventuali seminaristi gay. Ricalcando le più bieche teorie di Nicolosi, sosteneva che li si potesse riconoscere sulla base di problemi di relazione con i loro padri o tramite gli atteggiamenti di chi tendeva ad isolarsi dal gruppo.

Per anni, seminari e monasteri francesi hanno inviato eventuali studenti e novizi sospettati di essere gay a monsignor Tony Anatrella, sostenendo che lui potesse "curarli".
Nel 1987 un seminarista ai tempi 23enne venne sottoposto a quelle "terapie" ed oggi racconta come Anatrella gli dicesse: «Tu non sei gay, devi smetterla di pensare di esserlo». Peccato che il monsignore gli avrebbe poi proposte strane modalità per dimostrarglielo, costringendolo ad avere rapporti sessuali con lui.
Nelle ultime settimane, un altro ex-seminarista, ha raccontato ad alcuni giornali francesi di essere stato nelle mani di Anatrella per 14 anni, dal 1997 al 2011, ed è lì che dopo i primo anni sarebbero iniziate «sessioni speciali» che includevano episodi di masturbazione reciproca.

Nel 2001 questi episodi vennero segnalati all'arcivescovo di Parigi, l'ormai defunto Cardinale Jean-Marie Lustiger. Non venne presa alcuna azione. Nel 2006 le medesime accuse finirono sulle pagine del periodico cattolico Golias, ma le autorità civili non intrapresero azioni legali dato che l'assenza di denunce specifiche non permettevano l'avvio di indagini riguardanti sesso fra adulti che, sino a prova contraria, era da ritenersi consensuale. Ed anche dinnanzi a quell'evidenza la Chiesa non intrapreso alcuna azione, continuando a convocare Anatrella per chiedergli di agire come loro consulente sulla sessualità in Vaticano.
Intanto il cardinale André Vingt-Trois attaccò ferocemente i novizi che avevano osato denunziare i fatti e cercò di difendere il collega sostenendo che quelle denunce fossero «un complotto della lobby gay». Inviò lettere a tutte diocesi, attaccando le vittime e difendendo il loro carnefice. Tutto questo nonostante il avesse fornito dettagli del corpo di Anatrella che solamente chi lo avesse visto nudo e da vicino sarebbe stato capace di conoscere.

Il 13 maggio scorso l'arcidiocesi di Parigi, ha rilasciato una dichiarazione in cui riconosce che nel 2014 l'attuale arcivescovo della città, Vingt-Trois, ha ricevuto una denuncia scritta da un "paziente" di Anatrella che ha lanciato nuove accuse di sfruttamento sessuale da parte del consulente vaticano sulla sessualità. Ma dato che la lettera venne consegnata attraverso un sacerdote che garantisse la privacy della vittima, la diocesi dice che non ha potuto dar seguito al caso.
Quindi da una parte c'è chi intimorisce le vittime e le consegna alla gogna mediatica se osano parlare, dall'altra c'è chi dice che non viene ritenuto necessario investigare sul caso a meno che qualcuno non si esponga in prima persona. Insomma, una totale omertà basata su uno schema di stampo lobbistico in un clima in cui le vittime rischiano di essere cacciate se dovessero parlare.
Anatrella è tutto'ora consulente per i Pontifici Consigli per la famiglia e per la Pastorale della Salute. Nel mese di febbraio è stato il principale organizzatore di una conferenza sul celibato sacerdotale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma.
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