Il direttore de Il Foglio: «La strage di Orlando è come l'incendio del Reichstag. I gay sono nazisti»


L'odio è una libertà di espressione e deve poter essere lecito sostenere che alcune persone «meritino la morte» nel nome di un Dio che non ha mai detto nulla si simile. Deve essere lecito anche incitare i giovani alla violenza, impedire qualunque ocntrasto alla discriminazione e non ci si deve lasciar influenzare dalle stragi (che evidentemente accadono per caso e non certo perché qualcuno ha fomentato un clima d'odio). Pare questo il messaggio di morte lanciato da Camillo Langone, nuovo direttore de Il Foglio, a pagina 2 dell'edizione del numero uscito in edicola 14 giugno 2016

L'uomo scrive:

San Paolo, la strage di Orlando ha qualche somiglianza con l'incendio del Reichstag. Nel 1933 il parlamento tedesco venne bruciato da un comunista e nonostante le circostanze poco chiare ecco servito a Hitler un pretesto per chiedere lo stato di emergenza e l'abolizione della libertà di espressione. Subito dopo cominciò la caccia all'uomo e non per colpire, come sarebbe stato giusto, gli eventuali complici dell'incendiario, ma per mettere a tacere tutti gli avversari del nazismo. Così la strage nella discoteca omosessuale della Florida è, per i totalitari di oggi, da Michela Marzano in giù, il pretesto per chiedere lo stato di emergenza e l'abolizione della libertà di espressione. Non per colpire, come sarebbe giusto, gli eventuali complici dello stragista, ma per mettere a tacere tutti gli avversari dell'omosessualismo. Hanno già cominciato scagliandosi contro Mario Adinolfi, Massimo Gandolfini e don Massimiliano Pusceddu, il prete sardo colpevole di aver citato dal pulpito la Lettera ai Romani laddove definisci gli atti omosessuali “infami e ignominiosi”. Secondo Michela Marzano in Italia “si confonde la libertà di opinione con l'incitamento all'odio”, dunque la filosofa ex-Pd vuole mettere fuorilegge il Nuovo Testamento. Nemmeno Hitler, che pure ce l'aveva espressamente con te (lo documentano le “Conversazioni a tavola”), ci riuscì.

La propaganda continua ad avanzare, in quel clima in cui l'odio viene presentato come una «libertà di opinione» dettata da finte motivazioni religiose (né Dio né Allah hanno mai invocato la morte dei gay, ma è nel loro nome che gli integralisti la invocano). Per proprietà transitiva, ci sarebbe da chiedersi se sia una violazione della sua libertà anche il contrasto al razzismo o il divieto a compiere sacrifici umani... se tutto è un diritto, allora perché non anche quello. In fondo il razzismo veniva giustificato proprio citando la Bibbia.
Inoltre se qualcuno definisse Camillo Langone un essere infame ed ignominioso, sarebbe possibile di denuncia. Allora perché lui sostiene che sia un suo diritto poter riservare quegli insulti ai gay, nascondendosi dietro a finte motivazioni religiose che non hanno davvero nulla di cristiano?
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