La nuova mappa dell'intolleranza mostra un Paese di misogini, razzisti e omofobi


L'Italia è un Paese di misogini, razzisti e omofobi. È questo il triste quadro delineato dalla seconda Mappa dell'Intolleranza, un progetto di Vox - Osservatorio italiano sui diritti realizzata in collaborazione con le università di Roma, Milano e Bari.
Attraverso l'analisi di più di 2.600.000 tweet pubblicati tra l'agosto 2015 e il febbraio 2016, sono stati individuati quelli contenenti 76 termini sensibili riferiti a gruppi sociali specifici. In 412.719 messaggi i termini sono stati utilizzati con finalità negative, risultando intolleranti verso le donne nel 63,1% dei casi, contro i migranti nel 10,9% e contro le persone lgbt nel 10,8% dei casi. Altre categorie prese di mira includono i disabili, gli ebrei e, per la prima volta, anche i musulmani.
Dallo studio temporale di quei messaggi è anche emerso come i picchi di tweet negativi coincidessero con fatti di cronaca avvenuti nelle stesse ore, mostrando una correlazione tra le notizie e il proliferare di tweet intolleranti. Nel caso dell'omofobia, il picco di insulti si è registrato tra gennaio e febbraio in concomitanza con la lite tra Roberto Mancini e Maurizio Sarri, in cui l'allenatore del Napoli diede del "frocio" e "finocchio" all'allenatore dell'Inter.
Lo studio ha anche mostrato come misoginia ed omofobia vanno spesso a braccetto e come la violenza degli attacchi si inasprisca in concomitanza con il riconoscimento di diritti per donne o per persone lgbt, sempre da parte di persone che pensano di poter impedire il progresso della società semplicemente ostentando i propri propri pregiudizi più vili.

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