La NuovaBQ arriva a falsificare i virgolettati pur di opporsi al contrasto dei reati penali omofobici


L'odio scorre a fiumi sulle pagine de La Nuova Bussola Quotidiana, il sito diretto da Riccardo Cascioli che appare incessantemente impegnato nella promozione dell'odio e del pregiudizio contro specifiche comunità a lui non gradite. In quelle pagine i gay vengono indicate come persone malate, vicine a Satana e causa di ogni male. Dicono che i bravi genitori devo imporre l'eterosessualità ai figli, anche a costo di spedirli in centri di rieducazione in cui un qualche gruppo religiosi si occuperà di perpetrare violenze psicologiche (peraltro vietate dall'Ordine degli Psicologi) che possano alimentare l'odio verso sé stessi sino ad annullare le loro vittime. Lo scopo è impedire che un gay possa far sesso in modo tale che gli etero possano trovare un perverso piacere nell'avergli impedito una vita secondo natura.
Insomma, sostenere che Riccardo Cascioli rappresenti un rischio reale per la salute e la sicurezza di centinaia di adolescenti lgbt non appare un'affermazione così azzardata, motivo per cui la vera domanda sarebbe il domandarsi perché la polizia postale non stia seriamente indagando sulle finalità e le motivazioni di quella sua crociata d'odio.

L'ennesima conferma di come la sua comunicazione sia mera propaganda volta ad ingannare i lettori pur di spingerli all'odio pare giungerci dall'articolo in cui attaccano la strategia europea per il contrasto alla violenza omofobica. Il suo sito afferma:

Lo scorso 17 giugno tutti i 28 stati membri europei hanno firmato un documento chiamato “List of actions by the Commission to advance LGBTI equality, redatto per conto della Commissione europea dalla Commissione per la Giustizia, i Consumatori e l’Uguaglianza di Genere.
Si tratta di una serie di azioni concrete per diffondere il credo della teoria del gender in tutta Europa: “intraprendere ampie ed inclusive campagne di comunicazione” affinchè “i cittadini UE cambino positivamente il loro atteggiamento nei confronti delle persone LGBTI”; dare “una maggiore visibilità alle questioni trans e intersessuali all’interno della UE”; far“rispettare le leggi esistenti che limitano la libertà di parola, ospitando incontri tematici riguardo l’effettiva prosecuzione dei crimini e discorsi d’odio omofobico e transfobico”; implementare “la legislazione a livello nazionale riguardo i crimini e i discorsi d’odio, la non discriminazione e le questioni transgender”; combattere le discriminazioni all’interno delle scuole; istituire un sistema di controllo per verificare se gli Stati membri si adeguano alle direttive europee su questa materia: in particolare la UE dovrà prestare “attenzione al godimento dei diritti fondamentali da parte delle persone LGBTI in occasione della verifica dei diritti fondamentali di qualsiasi proposta politica”.
Un documento quindi che ci fa comprendere come l’Unione europea sia gravemente bulimica di omosessualità.

Al di là della solita formula ideologica con cui vengono raccontato i fatti, difficile è non notare qualche stranezza. Solitamente i virgolettati devono riportare testualmente quello a cui li si attribuisce. Anzi, la loro alterazione potrebbe probabilmente essere di interesse penale per chi ne è il responsabile.
Eppure fra i virgolettati proposti dal sito di Cascioli troviamo scritto che l'Unione Europea avrebbe deciso di far «rispettare le leggi esistenti che limitano la libertà di parola». Peccato che tale affermazione non compaia nel documento citato. Anzi, la libertà di opinione non viene neppure citata.

L'impressione è che Cascioli abbia voluto traslitterato il suo sostenere che il contrasto ai reati penali di natura omofonica debbano essere depenalizzati nel nome di una presunta "libertà di espressione" che dovrebbe includere qualunque offesa o menzogna e amenità, salvo siano riferiti a lui o a sedicenti "cristiani" (in tal caso Cascioli è il primo a chiedere censure, limitazioni e interventi giudiziari). Di fatto l'impressione è che il testo riassunto in quel faso virgolettato sia il seguente:

Un gruppo della Commissione europea che si occupa di razzismo, xenofobia ed altre forme di intolleranza, si riunirà regolarmente con gli Stati membri, la società civile e i rappresentanti della comunità al fine di cooperare e migliorare il coordinamento, lo scambio di buone pratiche e l'identificare delle lacune al fine di garantire la corretta applicazione del diritto penale nazionale in materia di crimine d'odio e di discorsi di odio. Ciò comprende incontri sui crimini di odio omofobico e transfobico. Sarà inoltre intensificato l'impegno dell'Europa per sostenere gli Stati membri nella loro lotta alle espressioni di odio on-line sulla base della legislazione nazionale sui discorsi d'odio, avviando un dialogo a livello europeo con le aziende informatiche per sostenere lo sviluppo di contromisure ai crimini on-line.

Sostenere che il perseguire i reati di natura penale sia una violazione della libertà di espressione non solo è falso, ma è anche una vera e propria assurdità. Praticamente siamo dinnanzi ad un invito a delinquere diffuso a mezzo stampa, peraltro sulla base di un'ideologia potrebbe permetterebbe qualunque crimine. Perché mai un nazista non dovrebbe poter uccidere un ebreo se la legge vale meno di quella che Cascioli sostiene sia «libertà personale»? E perché mai non si dovrebbe discriminare chi ha un diverso colore della pelle, una diversa religione o qualsiasi altra caratteristica non gradita a neofascisti ed integralisti?

E che dire di come il sito di Cascioli spergiuri che il contrasto dei reati penali a danno di gay e lesbiche sarebbe da intendersi come «diffusione del credo della teoria del gender»? L'impressione è che si stia ammettendo che quella fantomatica "teoria" sia stata ideata dai gruppi catto-fascisti al solo fine di legittimare crimini d'odio. Veri e proprie violenze, pestaggi, massacri, stermini e omicidi che si chiede non siano perseguiti a norma di legge.
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