Padova. Bitonci fa retromarcia nella sua crociata contro le unioni civili


Durante la campagna elettorale il sindaco leghista di Padova, Massimo Bitonci, aveva lanciato invettive contro il riconoscimento delle unioni fra persone dello stesso sesso e si era detto pronto ad infrangere la legge pur di negare i diritti civili alle coppie a lui sgradite. Tanto bastò per raccogliere il plauso dell'integralismo cattolico, felici di vedere come la loro azione di propaganda potesse trarre beneficio anche dai pregiudizi personale di un sindaco che ha fatto dell'omofobia la sua bandiera politica.
Ora il sindaco leghista pare aver fatto retromarcia ed è dal sito del Comune che si annuncia come «Dal 5 giugno 2016 è entrata in vigore la legge 76/2016, che prevede la possibilità di costituire una unione civile tra due persone maggiorenni dello stesso sesso con una dichiarazione di fronte all'ufficiale di stato civile del Comune, alla presenza di due testimoni. Le modalità di ricevimento della dichiarazione saranno disponibili entro il 5 luglio 2016».
Insomma, pare che quella crociata non fosse altro che una bolla di sapone.
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