Secondo ProVita, si è in "dittatura" se ai cristiani non viene concesso di poter torturare i minorenni gay


Ogni qualvolta si ha a che fare con l'associazione ProVita Onlis, l'impressione è che il nazismo non sia mai finito. le loro pagine cono un ricettacolo di slogan volti ad alimentare l'omofobia, intenzionati a ridefinire la loro nuova razza ariana in persone fintamente eterosessuali che possano apparire come cloni di uno stereotipo basato su loro stessi. Ogni differenza, ogni variabile, ogni identità deve essere annullata nel nome della conformazione allo stile di vita di Toni Brandi.
Per raggiungere tale scopo, la loro rivista è solita sostenere che l'omosessualità sia una cosa da "curare" e che da buoni eterosessuali sanno bene che i gay sarebbero più felici se non lo fossero. La scienza dice il contrario. La scienza documenta come tali torture finiscano con il procurare danni alle persone che vi vengono sottoposti, ma tutto ciò non pare interessare a quel gruppo d'odio. A gran voce chiedono che i genitori possano inviare i figli in campi di rieducazione che possano restituirglieli morti o sufficientemente complessati da rinunciare alla propria sessualità. È quell'ottica in cui i bambini sono visti come oggetti e in cui Brandi chiede che siano vittime di violenze inaudite nel nome del suo pregiudizio.

In un articolo pubblicato ieri, scrivono:

L’omosessualismo, ovvero l’ideologia della lobby LGBT, che vuole imporre a tutta la società la propria visione del mondo, negli Stati Uniti ha una diffusione particolare.
Il “modello americano”, per sua stessa natura, è aperto a tutto. Ma proprio per questo in genere permette l’esistenza e la coesistenza di gruppi e filosofie di vita radicalmente opposti.
Finora infatti, accanto all’associazionismo arcobaleno, hanno avuto modo di dire la loro anche quegli psicologi, come Joseph Nicolosi, che propongono agli omosessuali che lo desiderano di essere aiutati ad uscire o comunque a controllare la propria condizione. Insomma, nessuna imposizione, nessun terrorismo psicologico, ma solo l’offerta di un servizio professionale utile per vivere meglio.
Ma la lobby LGBT e l’omosessualismo questo non lo hanno mai tollerato. E così si spiega perché in un recente comunicato ufficiale della Casa Bianca il presidente Obama ha denunciato come dannose queste terapie, rivolte, lo ripetiamo e sottolineiamo ancora, solo e soltanto a quanti vogliano eliminare, ridurre o controllare la loro attrazione verso persone dello stesso sesso.

La teoria sostenuta è sempre la stessa: l'integralismo deve essere lasciato libero di fare tutto ciò che desidera (anche uccidere) per impedire a dei gruppi sociali di poter raggiungere la felicità attraverso la piena realizzazione della propria natura. Il tutto con l'aggravante nel voler far del male alle persone che vivono con difficoltà la propria omosessualità proprio a causa della loro propaganda: praticamente sono due volte carnefici, nel creare infelicità e nell'usarla per infliggere ulteriore dolore.
Dinnanzi all'evidenza scientifica di come le teorie di Nicolosi siano prive di validità, siamo dinnanzi a chi pare sostenere che, dinnanzi ad una persona si rivolge ad uno psicologo e gli dicesse che vuole suicidarsi, il professionista dovrebbe avere la possibilità di aiutarlo ad uccidersi al posti di proporgli un percorso per raggiungere la propria serenità.
Ma il gioco della propaganda (in cui anche i nazisti erano molto abili) passa dal sostenere che la violenza sia buona e che i cattivo sono quelle persone che non impongono crudeltà ai minorenni.

L'associazione di Tony Brandi passa così a sostenere che:

Insomma, Obama vuole promuovere l’uguaglianza e lottare contro la discriminazione, per questo opera per sradicare ogni voce libera di dissenso. Ecco allora che si scaglia contro le cosiddette teorie riparative rivolte ai minorenni (trovando l’appoggio, ça va sans dire, di Hillary Clinton). L’obiettivo è silenziare quanti si ribellano all’omosessualismo imposto dalla lobby LGBT (come accade anche in Italia).
Alla lobby LGBT – è chiaro – non interessa affatto l’aiuto delle persone omosessuali: le vuole anzi usare e sfruttare per i suoi interessi, sacrificandole sull’altare dell’omosessualismo. Pertanto, chi propone un’alternativa e una visione dissonante, viene fatto oggetto di campagne calunniose, imbavagliato e perseguito. Se questa non è dittatura come la si può chiamare?

Anche qui la solfa è sempre la stessa. I gay sono «una lobby» e i bravi integralisti che guadagnano migliaia di donne facendo del male ai minorenni sarebbero da intendersi coma la massima espressione della libertà, in quel totalitarismo dove dichiararsi "cristiani" deve garantire anche il diritto di uccidere. nell'immagine di apertura c'è l'immagine di Eric James, uno dei tantissimo ragazzi adolescenti uccisi dalle teorie promosse da Brandi. I suoi genitori l'hanno costretto a sottoporsi a fantomatiche "terapie riparateve" ed un sacerdote ha praticato un esorcismo per "liberarlo" dalla sua omosessualità. Si è tolto la vita a causa di ciò che Brandi chiama «bene». Peccato che tutto lasci pensare che il suo «bene» sia una vera e propria promozione della morte.
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