Strage di Orlando. La notizia è già scomparsa dalle prime pagine di Libero, Il Giornale e Il Tempo


Più passa il tempo, più si ha la consapevolezza che in Italia i morti gay sono morti di serie-b. Non ci sono state le lunghe dirette televisive dedicate alle precedenti stragi ed anche sui giornali la notizia è velocemente scivolata in secondo piano. Per i giornali di destra, quelle 50 vittime e una tra le stragi più gravi della storia degli Stati Uniti d'America non è valso più di 24 ore di attenzione, forse proprio a causa del fatto che le vittime fossero gay e non appartenenti a quella razza ariana che viene esaltata dalle politiche omofobe di Forza Italia, Lega e Ncd.
E poi ci sono i vescovi, a capo di quelle parrocchie che non hanno sospeso i loro comizi di propaganda all'odio versi gay e lesbiche neppure nel giorno del lutto. Alla curia i gay non piacciono e nel regime italiano è il Vaticano a decidere, motivo per cui c'è da domandare se qualcuno aveva paura di scontentare la loro sete di discriminazione nel conferire pari dignità alle vittime.
In Italia le famiglie dei gay valgono meno di quelle degli eterosessuali. I figli dei gay hanno meno tutele di quelli degli eterosessuali. Ora apprendiamo che anche i morti gay hanno meno dignità di quelli eterosessuali, ma l'integralismo continua a dire che l'omofobia non esiste e che la scuola non deve assolutamente occuparsi di insegnare il rispetto alle nuove generazioni.

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