Adinolfi delira. Ora si auto-proclama "maggioranza" perché gli piace la f*ga


Nonostante la schiacciante sconfitta elettorale che ha mostrato come la sua ideologia rappresenti un misero 0,6% della popolazione, Mario Adinolfi continua ad indottrinare all'odio la sua gente. L'ultimo affondo ci giunge da una delirante intervista pubblicata dal sito integralista Intelligonews, nella quale il leader integralista ricorre alle sue solite falsificazioni.
Forse incapace di portare "argomentazioni" a sostegno di quelle che lui sostiene possano essere ritenute tesi (ma che in realtà non è sono che un tentativo di cavalcare il pregiudizio per guadagnarci sulla pelle sulla pelle degli altri), ecco che l'uomo illustra la sua versione della realtà. Dopo anni passati a sostenere che «naturale» sia sinonimo di «eterosessuale», ecco che all'improvviso mette la sua ideologia nella bocca delle sue vittime e si lancia nel sostenere che «i gay» andrebbero in giro a dire che la famiglia non è naturale. Buffo, considerato che hanno sostenuto l'esatto contrario dinnanzi alla Consulta, ottenendo peraltro il pieno riconoscimento della naturalità della famiglia gay.
Evidentemente Adinolfi fa riferimento a chi sostiene che non sia la proprietà dello sperma a fare un genitore, ma l'amore e la voglia di accudire i figli. E di certo dire che un genitore gay possa essere un bravo papà, contrariamente ad un proprietario dello sperma che stupra le sue figlie, non significa certo dire quello che Adinolfi tenta di mettere nella bocca altrui a scopi propagandistici. Di certo è troppo facile attaccare qualcuno dopo aver alterato le sue parole!
Ma dato che nel mondo parallelo dell'integralismo cattolico le parole hanno smesso di avere significato, non stupisce come ci sia chi dice parole a caso ben sapendo che basterà vomitare odio conto i gay per avere un profitto personale (anche economico).

Ma è per cristiana pietà verso la povera gente che rischia di lasciarsi ingannare che appare necessario sottolineare quelle contraddizioni che rendono evidente come la propaganda di Adinolfi sia una vera e propria presa in giro. In riferimento alla censura della Rai ad una scena che includeva due personaggi gay, quella stessa persona che va in giro a dire che l'omofobia sarebbe da ritenersi una "libertà di espressione" ora si schiera a sostegno della censura. Il tutto in barba alla libertà di espressione altrui, per la quele videntemente non c'è spazio nel regime integralista a cui lui ambisce. Ma non solo. Si lancia pure nel sostenere che i gay siano dei «violenti» perché hanno osato esprimere la loro contrarietà alla decisione al posto di subire supinamente la violenza subita. Dice:

Perché rimandano in onda in prima serata la stessa fiction? Perché è un nucleo che si esprime in maniera prepotente come dicevo.

Esatto. Ci troviamo dinnanzi a chi dice che l'opinione altrui sia violenta mentre la censura della realtà legata a quelle persone sia cosa buona e giusta. Il tutto in quel clima in cui lui esige che i gay vengano cancellati, mentre ci si procura di armare della gente indottrinata disposta ad andare piazza senza alcuna rivendicazione per sé, ma solo per chiedere che ad altre persone siano negati i loro diritti. Ma nel mondo all'incontrario di Adinolfi, ecco che le vittime vengono accusate di prepotenza solo perché non subiscono in silenzio.

Quando uno che è stato appena nominato assessore alla famiglia dice “la famiglia non è nulla di naturale” significa che alcuni di questi hanno un atteggiamento ostile nei confronti un gruppo, che non è un gruppo minimale ma la stragrande maggioranza della popolazione italiana. E questo sta facendo pagare un prezzo politico anche a Renzi che, come tutte le leadership che sono caratterizzate dalla questione del matrimonio omosessuale, perde in questo modo il contatto con il sentire comune del suo popolo. Che non è un popolo dell’omosessualismo. E ripeto che dentro questo tipo di elaborazioni purtroppo c’è una radice violenta dei rapporti sociali tra le famiglie naturali, la maggioranza, e questa élite che si è auto-insediata ma nella dimensione lobbistica che conta.

Esatto, la sua teoria è che se alla maggioranza della popolazione piace la gnocca, allora lui è maggioranza nel nome della sua eterosessualità. Peccato che il sostenere che i diritti siano della maggioranze e che le minoranze vadano oppresse non significa altro che giustificare il nazismo e quelli che uccidevano una minoranza nel nome della maggioranza.
Lo stesso vale per la minoranza cristiana perseguitata in Medio Oriente, da lui utilizzata e strumentalizzata a scopi elettorali mentre si alimenta quella stessa ideologia che li sta uccidendo. Ma davvero la sua gente non si accorge di quale crimine stiano legittimando?
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