Farzan racconta la sua storia di rifugiato lgbt


Il tema dei rifugiato è quanto mai attuale, in un periodo in cui stiamo assistendo ad uno fra i più grandi esodi da terre ormai flagellate da guerre, orrore, disperazione e morte. Nell'ultimo anno sono oltre 150.000 persone che sono arrivate in Italia via mare, molte altre hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l'Europa. Spesso l'unico loro sogno è quello di poter tornare a sognare.
C'è chi ci racconta che i rifugiati sono dei privilegiati che vengono alloggiati in lussuosi albergo a cinque stelle pagati dagli italiani, ma non è certo quella la storia dei protagonisti di quei viaggi. Dietro ogni migrante e dietro ogni rifugiato c'è una storia, spesso drammatica, che molti non conoscono nell'accettare quel mero populismo alimentato da disinformazione o malafede.

È Eustachio79 ad aver raccolto la significativa testimonianza di Farzan Farzanegan, un ragazzo nato in Iran nel 1981. Oggi vive in Italia dopo aver ottenuto lo status di rifiutato a causa delle persecuzioni a cui era esposto nel suo paese natio dopo il suo coming out. Eppure, nonostante oggi non debba più temere per la sua vita in virtù del suo orientamento sessuale, non basta certo questo a garantirgli una vita normale.
Spesso c'è chi confonde i rifugiati con dei poveri che non hanno da mangiare (nota è la polemica che era stata lanciata dai gruppi di estrema destra perché alcuni rifugiati erano stati fotografati con in mano un telefonico). Ma il più delle volte quella gente stava bene: avevano una vita soddisfacente, un buon lavoro, studi alle spalle.. Hanno hanno dovuto lasciare molto per scappare da guerre o persecuzioni, ritrovandosi con poco o niente fra le mani. Ad esempio Farzanegan racconta come i suoi titoli di studio non siano riconosciuti, come i suoi documenti non gli permettano di uscire dall'Italia o come il semplice sogno di potersi formare una famiglia si scontra con l'impossibilità di poter trovare un lavoro decente in uno stato che non riconosce i suoi studi, le sue qualifiche e tutta la vita che ha vissuto per anni. E tutto questo solo perché amava delle persone che i gruppi religiosi sostenevano non dovesse amare.

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